Due comunità unite nel segno di san Filippo Neri. Sono arrivate domenica 21 aprile, nella parrocchia di Guastameroli di Frisa (Ch) e per la prima volta in Abruzzo, le reliquie del santo.
Nato nel 1515 a Firenze, fu sacerdote vicino ai poveri, ai malati e ai pellegrini. Molto amato, soprattutto dai giovani, San Filippo Neri, a cui è dedicata la parrocchia di Guastameroli, fondò la Congregazione dell’Oratorio e costruì a Roma la Chiesa Nuova a Santa Maria in Vallicella. Proprio dalla chiesa romana in cui riposa l’apostolo di Roma, custodita dalla Confederazione dell’Oratorio di San Filippo Neri, i Padri Filippini hanno portato nel comune della provincia di Chieti, le Sacre Reliquie. I resti del Santo sono arrivati alle 17, nell’area antistante la cantina sociale “Colle Moro” di Guastameroli con l’accoglienza dei Padri e del sacro reliquiario da parte delle autorità religiose e civili.
Subito dopo è partita la solenne processione verso la chiesa parrocchiale che attraversa via del Mare, via XXIV Maggio, piazza Principessa di Piemonte e via Filippini per arrivare alle 18.30 nella parrocchia di Guastameroli per la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal vicario generale dell'Arcidiocesi di Lanciano - Ortona, concelebrata dai Padri Filippini e dai sacerdoti presenti.
Si tratta di una delle iniziative promosse per l’anno giubilare straordinario che si è aperto il 24 novembre scorso con l’apertura della Porta Santa, seguita da diversi momenti pastorali durante la Quaresima, per le festività patronali di San Filippo Neri e della Madonna delle Grazie.
“Siamo pieni di gioia e felici di accogliere in parrocchia le preziose reliquie di San Filippo Neri – spiegano il parroco don Massimo Storelli e il Consiglio straordinario per il Giubileo – arrivate proprio dalla chiesa romana accanto alla quale sorge l’Oratorio dei Filippini, capolavoro dell’arte barocca opera di Francesco Borromini che, fra gli altri, al suo interno, ospita luoghi di rara bellezza come la sala Borromini, destinata alla lettura di sermoni e all’esecuzione di musiche polifoniche e la Biblioteca Vallicelliana che conserva oltre 130mila volumi fra cui manoscritti, incunaboli, stampati e musica, testi di filosofia, compreso l’archivio dei Filippini dell’abbazia di San Giovanni in Venere”.
San Filippo Neri non venne mai in Abruzzo, ma i padri filippini sì, e per circa un secolo ressero il complesso abbaziale di Fossacesia di cui Guastameroli fu antico feudo. Qui i Padri Filippini, fra Seicento ed Ottocento si stabilirono, dimorando nel borgo e costruendo il convento e l’attuale chiesa.
“Tra i prossimi appuntamenti – aggiungono Don Massimo Storelli e il consiglio straordinario per il Giubileo –, c’è quello dell’11 giugno, giornata in cui si festeggia il centenario della nostra vita parrocchiale. L’anno giubilare, il primo della storia della nostra comunità, terminerà con la chiusura della Porta Santa, il 24 novembre nel giorno della solennità di Cristo Re e sarà costituito da momenti di crescita spirituale con missioni popolari, pellegrinaggi, preghiera che saranno uno stimolo per tutti noi, strumento di rinnovata consapevolezza sulla responsabilità che abbiamo come cristiani rispetto al futuro che ci attende per noi stessi e nella comunità. Nel ringraziare monsignor Emidio Cipollone, nostra guida, auspichiamo che l’Anno Giubilare 2024 possa essere celebrato e vissuto come “speciale dono di grazia e di perdono attraverso l’Indulgenza vissuta come l’espressione piena della misericordia di Dio”. 22 apr. '24