Mercato coperto di piazza Garibaldi con sfratto al gestore Franco Orlando D’Alessandro scatta l’immediato contrattacco per l’inaspettata ordinanza del sindaco Mario Pupillo che, nei giorni scorsi, ha intimato il rilascio immediato dell’immobile comunale entro il 10 ottobre, libero da tutto. Diversamente alle 11 arriverà la polizia. Il legale di D’Alessandro, l’avvocato Carlo Piccinini, assieme al collega napoletano Giovanbattista Iazeolla, ha annunciato il ricorso al Consiglio di Stato non escludendo la richiesta allo stesso presidente di un provvedimento urgente per bloccare... la cacciata dall'edificio.
"L’ordinanza è infondata e carente di istruttoria - attacca Piccinini - ed è solo frutto di pulsioni, anche legate al caso del sequestro estivo del mercato da parte del Nas e della Asl per presunte carenze igienico- sanitarie. Punto due, nessuno ha mai detto che la società Mercato Coperto srls ha dato centinaia di migliaia di euro di affitto al Comune, dal 2013. Lo stesso Comune lo ha riconosciuto e detto di aver accantonato la somma, oltre 200 mila euro. Soldi ricevuti e mai comunicati neppure alla curatela fallimentare del tribunale di Pescara per il fallimento della Summa Corporation, iniziale concessionario del mercato, col rischio di accusa di bancarotta. Falsa è poi la circostanza che non può esserci subentro nella concessione - aggiunge Piccinini. E’ previsto dal contratto".
L’ordinanza ha stupito. "Non c’è stato neppure rispetto per un’istituzione così elevata essendo sub judice un ricorso dinanzi al Consiglio di Stato, che farà chiarezza, per la precedente delibera adottata dal Comune per la decadenza della concessione contro Summa". Il difensore promette battaglia e si interroga sul "perché l’amministrazione per anni ha tenuto un comportamento strano contro D’Alessandro come fosse un corpo estraneo al Comune e a Lanciano. Quanto accade è un errore grave che si ripercuoterà sulla città. D’Alessandro ha pagato in proprio due milioni e 700 mila euro per ristrutturare l’edificio municipale”. Nei mesi scorsi D’Alessandro ha citato il Comune davanti ai giudici del Tribunale civile di Lanciano chiedendo 5 milioni e 700 mila euro di danni.
"Numerosi sono stati gli sgarbi fatti a D’Alessandro - rilancia Piccinini- . Anche l’aver creato un mercato parallelo all’esterno, dal 2008 al 2011, dopo la fine della ristrutturazione. Dietro a queste iniziative c’è una precisa regia e manovre calunniatrici". Ma l’assessore Francesca Caporale pensa al futuro e dice: "Appena in possesso del mercato ci sarà una gestione temporanea in attesa del nuovo bando. Vogliamo una gestione come a Pescara e Vasto affidata ad associazioni, anche di operatori, che hanno interessi a rivalutare il mercato".
Walter Berghella
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