Il presidente della Sasi, società di gestione sel servizio idrico, Gianfranco Basterebbe torna a fare il punto, insieme ai suoi collaboratori, sui finanziamenti ottenuti e ai lavori appaltati, con particolare riferimento ad un innovativo progetto che la società intende portare avanti.

"L’obiettivo è sicuramente ambizioso - sottolinea Basterebbe - e riguarda il controllo capillare e preciso delle reti. Controllo che dovrebbe essere effettuato attraverso un software, così i dipendenti preposti al servizio, potranno ricevere sui tablet o smartphone o computer le segnalazioni specifiche qualora si verificassero situazioni problematiche con danni o rotture improvvise. Questo innovativo sistema di indagine permette di individuare subito il punto su cui si deve intervenire con i lavori di riparazione e successivo ripristino del servizio, nell’eventualità fosse stato interrotto, in tempi decisamente più brevi rispetto a quanto accade oggi con tutte le verifiche necessarie a localizzare con certezza il punto su cui bisogna lavorare, con i tempi che si allungano inevitabilmente. Per noi significa non essere colti di sorpresa ma riuscire a prevenire danni maggiori proprio attraverso la segnalazione di un problema in tempo reale”.

Tra le novità di questo intenso percorso di impegno c’è quella relativa al Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali e per la Sicurezza nel Settore Idrico, il PNISSI. “Si tratta di un piano varato dal Governo che ha l’obiettivo di contrastare il fenomeno della dispersione idrica attraverso sistemi e misure volte alla modernizzazione delle reti di distribuzione. La Sasi ha partecipato al bando con una proposta progettuale – ha evidenziato il presidente – dal valore di circa 12 milioni e mezzo, che prevede il completamento degli interventi di distrettualizzazione nei 71 Comuni che non erano interessati dai precedenti progetti già finanziati. L’obiettivo è quello di ridurre del 20% le perdite idriche. Gli interventi progettati riguarderanno circa 2000 km di rete e una popolazione di circa 90 mila residenti” E sempre nell’ambito del PNISSI la società ha presentato un progetto per il ripristino delle reti di distribuzione, chiedendo fondi anche per la sostituzione dei tratti eccessivamente malandati. Per questi interventi da effettuare su tutti i Comuni gestiti, sono stati chiesti ulteriori 80 milioni di euro.

“Abbiamo fiducia che l’intero progetto che vale circa 92 milioni e mezzo si classifichi tra i finanziati dal Ministero – auspica Basterebbe -se sarà così, siamo certi di riuscire a risolvere la quasi totalità dei problemi derivanti dalla carenza idrica. Questa nuova proposta completa il percorso intrapreso già qualche anno fa”. Il riferimento del presidente va al comprensorio di Vasto e San Salvo con investimenti Masterplan di 3.100.000 euro. Un progetto che si è rivelato un successo che ha permesso di passare da un’erogazione della risorsa idrica di circa 8 ore al giorno a 24 ore per gran parte del territorio e a circa 20 ore su alcuni distretti dove si sta procedendo con interventi ad hoc per ottimizzare l’erogazione.

“E proprio sulla scorta di questa positiva esperienza avevamo richiesto ulteriori fondi a valere sul PNRR pari a circa 14.500.000 euro per la distrettualizzazione delle reti di 16 comuni – ha spiegato il direttore dell’area tecnica Pio D’Ippolito – in questo progetto erano previste sia ulteriori innovazioni per la ricerca perdite e ingegnerizzazione delle reti che la fornitura di contatori digitali sia per il controllo delle pressioni che della lettura degli utenti. Sono stati stanziati circa 9.000.000 di euro per le attività di ricerca perdite e ingegnerizzazione e circa 3.500.000 euro per sostituzione dei tradizionali contatori con quelli digitali e proprio ieri (22 novembre 2023 ndr) abbiamo sottoscritto il contratto per i lavori di sostituzione di 20 mila contatori”. Questi sono interventi già finanziati e in fase di esecuzione che termineranno a dicembre 2025.

E dopo progetti e finanziamenti a prendere la parola è stato il coordinatore del laboratorio Sasi Tommaso Pagliani che ha puntato l’accento sulla nuova tecnica di analisi della qualità dell’acqua, preliminare alla normale procedura di analisi che viene effettuata ai sensi della vigente normativa. Un tema importante, presentato da Pagliani a Ecomondo nel corso di un Convegno internazionale “Nel laboratorio SasiLab è stata sviluppata e introdotta nella normale routine analitica una metodica preliminare e complementare che è la scansione spettrofotometrica nell’ultravioletto. I risultati delle scansioni nell’Uv – ha detto Pagliani - delle acque destinate al consumo umano possono essere rappresentate da curve che hanno andamenti caratteristici e specifici per ciascuna sorgente”. Una tecnica che permetterà di avere una consistente base conoscitiva, fondamentale per individuare eventuali scostamenti dalle condizioni standard dell’acqua studiata. 24 nov. '23

@RIPRODUZIONE VIETATA

totale visualizzazioni: 1337

Condividi l'Articolo