Coronavirus. Questa la situazione a Lanciano. Domani nuova riunione in Comune

Coronavirus. Qual è la situazione a Lanciano e dintorni?

Sono circa 50 i cittadini in quarantena, cioè sotto osservazione da parte della Asl Lanciano Vasto Chieti e obbligati a stare a casa, precauzionalmente, per 14 giorni. Tutti hanno avuto contatto con il 32enne di Lanciano (Ch)  ricoverato, da giovedì scorso, nel reparto di Malattie infettive dell'ospedale di Chieti perché risultato positivo al Covid 19. Il giovane, che sta migliorando e che a breve sarà sottoposto a nuovi controlli, è rientrato dall'Emilia Romagna dove aveva seguito un corso di formazione. Una volta in città, si è recato, nella chiesa di Sant'Egidio, alla messa del primo anniversario della morte del padre. "Fino a quel momento - spiega il sindaco di Lanciano, Mario Pupillo - non presentava alcun sintomo. Quando, successivamente, ha cominciato a stare male, si è posto da solo in quarantena, per poi recarsi, in auto, a Chieti".

Il Dipartimento Prevenzione della Asl ha rintracciato - ed è ancora al lavoro - tutti quelli, di Lanciano e di altri centri della zona frentana, che erano presenti alla funzione funebre e li ha messi sotto controllo, in isolamento domiciliare e fiduciario. "Perché è questo che prevede il protocollo Covid 19 - riprende Pupillo -. C'è solo da osservare tutte le disposizioni finora impartite dall'Istituto Superiore di Sanità e dal Governo".  La chiesa in questione è ora stata chiusa, con decreto dall’arcivescovo di Lanciano- Ortona, Emidio Cipollone, fino al prossimo 22 marzo. "Si stanno ricostruendo tutti i movimenti del giovane nelle due settimane precedenti il ricovero - dice ancora il primo cittadino - per stabilire i contatti avuti ed adottare i provvedimenti necessari".

Nei giorni scorsi davanti al Pronto soccorso dell'ospedale Renzetti sono state montate tende della Croce Rossa, dove operano sanitari e volontari della Protezione civile e dove vengono accolti i pazienti che hanno sintomi influenzali e che temono di aver preso il virus. Qui si fanno i primi controlli e poi, eventualmente, se riscontrate probabilità di infezione, i pazienti vengono dirottati negli ospedali di riferimento. "Un pre-triade - afferma Pupillo - che funziona. Giovedì si sono presentati in 4; venerdì in 11 e ieri in 7. Sono stati tutti visitati e solo in un caso, fortemente sospetto, il paziente è stato mandato all'ospedale de L'Aquila, per essere sottoposto al test Covid 19".

"Mi sono recato al Pronto soccorso del Renzetti - dice Pupillo - e ho ringraziato tutti i medici e gli infermieri per il gran lavoro che stanno svolgendo, assicurando sacrificio e disponibilità e professionalità".

"Inoltre - evidenzia - vedo che i cittadini e gli esercizi commerciali cominciano ad autodisciplinarsi... Mi hanno riferito di "accessi controllati", con rispetto della distanza di un metro tra clienti,  nelle macellerie, in pasticcerie, dal giornalaio, dai fiorai... È segno di civiltà e di comprensione del problema e dei rischi". Intanto domani, in municipio, nuovo vertice, per vagliare, alla luce dell'ultimo Decreto del Governo, eventuali nuove disposizioni a tutela della collettività e riguardo all'accesso del pubblico negli uffici municipali.

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