Lanciano. Chiude il Centro d'accoglienza migranti di Villa Elce

Chiude il Centro d'accoglieza straordinaria (Cas) per migranti di contrada Villa Elce a Lanciano (Ch).  La struttura non sarà più operativa da lunedì prossimo, 3 giugno. 

La decisione arriva dopo un'ispezione, dei giorni scorsi, disposta dalla Prefettura ed effettuata da Asl e vigili del fuoco. Le istituzioni si sono accorte, dopo tre anni - i primi extracomunitari sono arrivati nell'agosto 2016 - che l'edificio non è adeguato per il ruolo che ricopre ormai da lungo tempo. Sono saltate fuori diverse irregolarità: i locali al piano terra non sono abitabili, stando ai rilievi effettuati, perché i locali risultano accatastati per uso commerciale. Quindi le stanze che vi sono, non possono essere adibite a camere da letto. Ok il primo piano, ma vi possono stare solo quattro ospiti. 

La cucina poi, essendo troppo bassa, non è ben aerata e non può essere utilizzata. E la sala da pranzo è troppo piccola. Insomma una serie di incongruenze che hanno portato la cooperativa che gestisce attualmente il posto a decidere di... gettare la spugna. Ma quando il Centro aprì, tra le acerrime proteste dei residenti, i vari controlli dell'epoca stabilirono, caparbiamente e ripetutamente, che era a norma. Che cosa è cambiato, a livello strutturale, da allora ad oggi? Nulla. Ma sono cambiati il Governo e le politiche di Governo

Nel Centro vi sono attualmente 15 richiedenti asilo, africani e asiatici. Ma in passato ve ne sono stati fino a 25. I giovani, protagonisti anche di diversi progetti d'integrazione e di inclusione avviati in questi anni in città, saranno ora probabilmente distribuiti tra i vari centri che vi sono in zona, ad Atessa, ad esempio, e a Torino di Sangro.

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