Ospedale 'Renzetti'. Schael contrattacca, ma il centrosinistra non molla

Thomas Schael, direttore generale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, si è presentato di cattivo umore alla conferenza stampa indetta ieri nella sala Benito Lanci, a Lanciano (Ch).

Infastidito dalle accuse che gli sono piovute addosso nel sit in promosso sabato scorso davanti all’ospedale Renzetti, dal coordinamento di centrosinistra (Pd, M5s, Articolo 1, Azione, Europa Verde Frentania, Sinistra Italiana, Progetto Lanciano, Uniti per Lanciano, Lanciano per tutti, Lanciano Vale, Lanciano in Comune), insieme ad alcuni uffici, ha trascorso un fine settimana di lavoro per controbattere con tabelle e grafici a chi ha descritto il "Renzetti" come “un ospedale carente per numero di medici, prestazioni, lunghe liste di attesa, con tecnologie, apparecchiature e dispositivi non adeguati”.

“Sono alla guida di questa Asl dal 2019 e ho trovato una situazione disastrosa – chiarisce Schael, affiancato nell’incontro con i media dal sindaco di Lanciano, Filippo Paolini -. Le notizie diffuse negli ultimi giorni sono opera di irresponsabili. Non rispecchiano la realtà; danneggiano l’ospedale Floraspe Renzetti di Lanciano, quanti vi lavorano e soprattutto disorienta l’utenza sulla nostra offerta sanitaria. Portiamo i numeri, che non mentono - ha incalzato Schael senza mai citare il centrosinistra - pur senza nascondere i problemi, ma è necessario fare un’operazione di verità perché non posso permettere che si faccia a pezzi, con notizie false, l’impegno che la Direzione e gli operatori mettono in campo per garantire e migliorare i servizi resi ai cittadini. Al mio arrivo ho trovato il deserto, in termini di tecnologia, vecchia di decenni, di assistenza territoriale, con un distretto collocato in un condominio e nessuna integrazione con l’assistenza ospedaliera, primariati da coprire. La realtà di oggi non è sicuramente la stessa, perché pur non avendo risorse a disposizione ho rinnovato il 20% delle attrezzature, a partire dalla Tac, con una seconda in arrivo come anche la nuova Risonanza, e poi 13 ecografi, colonna laparoscopica, ortopantomografo, telecomandato radiologico digitale, ecocardiografi, e altre attrezzature destinate a diverse unità operative. Sono stati nominati cinque nuovi primari, tra cui quello della Radiologia, Roberto Vezzaro, che firma il contratto proprio oggi, mentre a breve saranno espletati i concorsi per Pediatria, Ortopedia e Ginecologia. Sono stati appena conclusi i concorsi per Cardiologia e Medicina, che ci permetteranno di integrare prioritariamente gli organici di Lanciano e Vasto, dove abbiamo maggiore necessità".

"Inoltre - ha rimarcato - la nostra Azienda è capofila di concorsi regionali in fase di pubblicazione per radiologia, oftalmologia, malattie dell’apparato respiratorio, neonatologia, chirurgia plastica e ricostruttiva, e gastroenterologia. Abbiamo messo in atto un’azione massiccia di contrasto al precariato dando un lavoro stabile a medici, infermieri e operatori socio sanitari, impiegati con contratto a tempo determinato, e attribuito incarichi di funzione e coordinamento per rendere più efficiente l’organizzazione - evidenzia ai giornalisti e al capogruppo pentastellato in Regione, Francesco Taglieri che lo ascolta tra il pubblico presente in sala -. Sul  fronte delle liste d’attesa, inoltre, stiamo recuperando le prestazioni perse durante la pandemia: nel 2022 l’ospedale di Lanciano ha erogato l’88% delle prestazioni in classe di priorità con un aumento del 4% rispetto all’anno precedente, mentre la previsione per l’anno in corso, stando ai primi dati, è di crescere di altri 6 punti percentuali. Con l’assunzione di altri radiologi contiamo di migliorare in particolare su ecografie e Tac. Non va dimenticato, però, che la nostra è un'Azienda organizzata in rete, per cui una prestazione che non è disponibile a Lanciano viene comunque garantita in una delle nostre strutture, perché il nostro obbligo è dare una risposta. Va per questo censurato qualche operatore del Cup che al momento della prenotazione si esprime in modo improprio e lascia senza una risposta il cittadino, che ha il diritto di pretendere la presa in carico in mancanza di una data disponibile in quel momento. Tutta la nostra attività è trasparente - ha concluso Schael - e raccontiamo la realtà per quella che è, dando conto dei risultati e senza nascondere le necessità che ancora abbiamo, comuni a tutte le Asl del Paese, e che hanno a che fare con programmazioni del passato che si sono rivelate fallimentari. Il prezzo lo paghiamo tutti. Anche a Lanciano, che non fa eccezione, e non è affatto espressione di una cattiva gestione. Basta guardare i numeri”.

Già le liste d’attesa. Mentre Schael concludeva, il segretario provinciale del Pd di Chieti, Leo Marongiu, e il consigliere provinciale Davide Caporale (Lanciano Vale), hanno trasmesso un comunicato nel quale rimarcano le difficoltà, dopo l’ennesimo sopralluogo, in cui opera il Centro Unico di Prenotazioni dell’ospedale di Lanciano. “Innanzitutto piena solidarietà agli operatori del Cup - scrivono -, che anche oggi hanno dovuto lavorare in condizioni precarie con 3 postazioni funzionanti sulle 5 a disposizione e altre 2 senza rete. Per prenotare semplici esami radiologici si arriva a settembre 2023 (a Casoli), a novembre, per i più fortunati, per una gastroscopia (a Ortona) e 2 anni per un ecocolordoppler, prenotato il 22 luglio 2021 e con visita 13 giugno 2023!”

Ma l'attacco del centrosinistra non si placa: "Dove sono i servizi ulteriori promesse dall’assessore regionale Nicoletta Verì nel 2021? Urologia, Oculistica e Otorino sono chiusi nel fine settimana. Da due anni - recita una nota - sono chiuse le 4 stanze per gli 8 posti dell’osservazione breve per una ristrutturazione dai tempi biblici che se conclusa permetterebbe di dare dignità ai pazienti in sosta in Pronto soccorso che attendono ore in barella. Al comitato ristretto dei sindaci invieremo il documento sulle criticità del "Renzetti" e sullo smantellamento della rete di emergenza urgenza sul territorio".

13 giu. 2023

FILIPPO MARFISI

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