L'Holi Color trasloca da Atessa a Lanciano ed è scontro. Gli 8mila euro di danni dell'anno scorso mai pagati...

 Le mille tinte dell'Holi Color Day esplodono... in polemica. La manifestazione non si terrà più ad Atessa (Ch). Si svolgerà, invece, l'8 giugno prossimo, nell'area fieristica di Lanciano (Ch). E il cambio di location accende lo scontro tra opposizione e maggioranza del Comune di Atessa, il quale aspetta ancora che gli vengano risarciti gli oltre 8mila euro di danni causati lo scorso anno dalla kermesse. 

Il gruppo consiliare di Liberatessa, costituito da Sara Cappellone, Nicola Cicchitti ed Enzo Pellegrini, in una nota "esprime profondo rammarico per l'incapacità e l'inadeguatezza dell'amministrazione comunale, che non è riuscita a far restare ad Atessa un evento straordinario, organizzato per la prima volta in Abruzzo e che ha sempre avuto successo, con la presenza di migliaia di ragazzi. Non possiamo credere che l'unica cosa che sa dire l'amministrazione - viene aggiunto - è che potrebbe rovinarsi il manto erboso del campo sportivo per cui preferisce che l'evento o non si faccia oppure si faccia altrove. Assistiamo a una decadenza continua della nostra città".

"Polemica immotivata e pretestuosa", ribatte l'amministrazione, guidata dal sindaco Giulio Borrelli, che ricostruire l'accaduto. "Lo scorso 15 aprile - spiega - l'associazione "Ridendo e scherzando" di Lanciano, ci ha comunicato che avrebbe tenuto l'iniziativa nella zona antistante lo stadio di Monte Marcone, di proprietà privata, e ha chiesto l'utilizzo dei locali e degli spazi pubblici del campo sportivo (spogliatoio e servizi igienici) ad esclusione del rettangolo di gioco". Il Comune, che in precedenza aveva messo a disposizione piazza Abruzzo, l'8 maggio ha accolto tutte le richieste.

"Nei giorni scorsi però - viene puntualizzato - il proprietario dell'antistadio ha informato gli organizzatori che non era più disposto a concedere l'area, per ragioni di sicurezza. L'uso dello stadio di Monte Marcone è stato escluso perché, negli anni precedenti, la manifestazione ha gravemente danneggiato il campo, rendendo necessario un intervento di ripristino del manto erboso, che non ha permesso di avere l'impianto sportivo in perfetta efficienza all'inizio del campionato di calcio".

"Non c’è alcuna polemica con il Comune di Atessa, abbiamo solo fatto scelte dettate da necessità e mere esigenze di logistica - interviene Raffaele (Jair) Di Nunzio, presidente dell’associazione "Ridendo e scherzando" -. Già da febbraio - prosegue - abbiamo saputo che lo stadio di Monte Marcone non era utilizzabile, quindi ci siamo mossi diversamente cercando di mantenere la manifestazione nella sua città d'origine. Siamo riusciti a trovare - spiega Di Nunzio - la disponibilità di un privato che gestisce l’antistadio e, dopo aver raggiunto un accordo, ci siamo messi al lavoro. Ma a meno di un mese dall'evento abbiamo ricevuto una telefonata dal privato che ci ha spiazzati: non c'era più la disponibilità dell'area concordata".  Bando alle polemiche, dunque, ma resta la faccenda dei danni mai pagati.

Essi sono stati accertati con sopralluoghi del 4 e 5 giugno 2018, ai quali hanno preso parte il geometra Domenico Lemme, l'assessore allo Sport Vincenzo Menna, il consigliere dei 5Stelle Emilio Falcone, l'ingegnere Mario Chiavelli e la presidente dell'associazione Lol Asd, Maria Tucci. Che hanno riscontrato, come si legge in un documento del Comune del 13 giugno 2018, la presenza di "gazebi, cataste di tavoli e di rifiuti  di varia natura (sacchetti, bottiglie di vetro e plastica, mozziconi di sigaretta)... Inoltre il manto erboso si presentava notevolmente rovinato dall'uso. Nessun accorgimento era stato preso per preservarlo". La pulizia straordinaria "del campo da gioco, il ripristino del tappeto erboso e il reintegro della vegetazione" sono costati 8.465 euro che gli organizzatori di allora non hanno mai ridato al Comune. 

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