Da Fossacesia ad Ortona. Assalto in auto alla pista ciclabile: divelti transenne e cancelli. Scattano le multe
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Transenne spostate, divelte e gettate a terra e auto che hanno spadroneggiato sul tracciato, percorrendolo e invadendolo. L'assalto selvaggio, di ieri, delle macchine alla pista ciclopedonale della Costa dei trabocchi, in vari punti del litorale, s'incunea in un vespaio di polemiche.

La Via Verde, come è stata chiamata, ha offerto uno spettacolo incedente. Soprattutto a Fossacesia (Ch) c'è stata una vera e proria "invasione" di vetture. Il tracciato è un cantiere, i lavori non sono ancora stati completati. Ma questo non ha fermato nessuno. La gran voglia d’estate, per beneficiare di qualche ora di tintarella, dopo il mesi di  forzata clausura e con il conto pagato per il covid-19, è sfociata anche in scene di inciviltà, con le barriere di protezione distrutte e rimosse per potervi accedere comodamente... su quattro ruote. le

Questa mattina, buon’ora, le transenne danneggiate sono state sostituite con altre nuove: sul posto gli addetti della Provincia, che è competente e responsabile dell'infrastruttura. "Un comportamento di grave inciviltà - tuona il presidente della Provincia di Chieti, Mario Pupillo -. Hanno divelto e calpestato con le autovetture i recinti dei cantieri in due punti di Fossacesia, altezza dell’ex stazione ferroviaria dove tra l’altro si trova grande un parcheggio gratuito, e nel tratto finale, all’ingresso con la statale, transitando liberamente sulla pista   con lo scopo di posteggiare. Una vera e propria manomissione dei cancelli in ferro delle gallerie è avvenuta sul tratto di Acquabella  ad Ortona e nella gallerie di San Vito Chietino per accedere indisturbati, nonostante il divieti.Visto quanto accaduto – aggiunge Pupillo – a partire dalle giornate di sabato e domenica prossime ci sarà la presenza della polizia provinciale per effettuare i controlli e per verificare eventuali violazioni e procedere alla rimozione delle auto e all’applicazione delle sanzioni".

E, all’indomani dello "scempio", ecco l'ira del sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio. "Dopo quello che è accaduto ed ho visto ieri e che già nei precedenti giorni festivi avevo segnalato, credo che ormai non sia più il momento di temporeggiare. Oltre   50 auto - continua -  hanno parcheggiato in maniera scriteriata, senza badare al fatto che quello è ancora un cantiere e che, anche laddove non lo fosse, è una pista ciclabile e che quindi, come tale, non è deputata a parcheggio di veicoli. E’ urgente, anzi urgentissimo che il presidente della Provincia di Chieti convochi un incontro, coinvolgendo tutti i sindaci della Costa dei trabocchi, da Vasto ad Ortona, per definire l’organizzazione di tutti i servizi che riguardano la corretta gestione della pista".  

La ciclovia, pur attraversando i territori dei comuni di Vasto, Casalbordino, Torino di Sangro, Fossacesia, Rocca San Giovanni, San Vito Chietino ed Ortona, è di competenza della Provincia di Chieti che ne ha curato il progetto; nonché l’appalto e la conseguente esecuzione dei lavori, il cui termine di consegna è slittato più volte a causa di una serie di problematiche di carattere burocratico prima e poi a causa del coronavirus che ha completamente bloccato gli interventi. "Io e l’assessore alla Mobilità, Giovanni Finoro – sottolinea Di Giuseppantonio - ieri siamo scesi a Fossacesia Marina ed abbiamo visto quanto stava succedendo, provvedendo subito a chiamare gli agenti della Muncipale, ma gli stessi non sono potuti intervenire, secondo quanto ci ha riferito il comandante Fiorenzo Laudadio, poiché la Via Verde di fatto è un cantiere e la polizia locale non può multare su un cantiere in base al Codice della strada. Tuttavia sono state attiviate tutte le procedure affinchè chi è competente agisca nel merito".

"E’ da tempo che chiedo di coinvolgere tutti i Comuni... – conclude Di Giuseppantonio – . Perché aspettare sempre che accada qualcosa di davvero vergognoso per correre ai ripari? Sarebbe molto più giusto programmare una gestione corretta di un bene così prezioso, che ha potenzialità enormi e che, ricordo, è stato realizzato con soldi pubblici e che quindi, come tale,  deve essere, nella giusta forma, messo al servizio della comunità". 

Linda Caravaggio

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