Coronavirus. 'Dalla Cina con amore': mille mascherine per Codice Citra

“Siamo onde dello stesso mare, foglie dello stesso albero e fiori dello stesso giardino” sono le parole di Seneca che accompagnano il dono di 1.000 mascherine inviate direttamente da un cliente cinese al gruppo Codice Citra, la principale realtà vitivinicola d'Abruzzo.

Oltre ad essere un messaggio di grande unità è un aiuto concreto per contrastare il Coronavirus. Il cliente ha voluto “ricambiare” la stessa vicinanza dimostrata dell’azienda di Ortona (Ch) a gennaio, quando in piena emergenza in Cina, erano state spedite gratuitamente a Guangzhou altrettante mascherine. Non si tratta solo di uno 'scambio di doni' nei momenti di difficoltà, ma di una vera e propria solidarietà reciproca che fa capire quanto sia importante lavorare in condivisione e partnership con i clienti anche dall’altra parte del mondo.

“Lavoriamo in Cina da oltre quindici anni, - commenta il presidente di Citra, Valentino Di Campli – siamo presenti nelle principali città come Pechino, Shangai, Canton, Xiamen e Shenzhen, sia nei ristoranti e sia nei liquor store, e con tanti clienti abbiamo instaurato un rapporto familiare che va molto al di là del mero business. Il nostro export manager Donato Nasuti, che segue il mercato asiatico, ha gestito questa donazione insieme al cliente cinese Micheal Jiang e i suoi partners a cui siamo enormemente riconoscenti. In questo momento difficilissimo per il nostro Paese, non ci siamo mai fermati e continuiamo a lavorare spinti dai valori della cooperazione. Anche noi, nel nostro piccolo, - evidenzia Di Campli - ci stiamo impegnando nel sostenere tutta la comunità locale attraverso un contributo alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti e la donazione di mascherine alla "zona rossa" di Caldari, alle nove cantine associate, ai collaboratori e alle loro famiglie. Infine, siamo contenti che i nostri vini allieteranno il pranzo di Pasqua di numerose famiglie bisognose e associazioni di volontariato sia in Lombardia, grazie alla collaborazione con il Banco Alimentare che li ripartirà in tutta la regione, sia in Abruzzo attraverso la distribuzione capillare affidata alle nostre cantine associate.” 

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