Coronavirus. Caritas Lanciano -Ortona. 'Povertà in aumento'

Oltre 150 pacchi in più rispetto all’ordinario. “C’è stato un aumento esponenziale di richieste da parte di tante famiglie…”. La povertà non va in quarantena. Anzi. I poveri aumentano.

Così ci dichiara Luigi Cuonzo direttore della Caritas diocesana Lanciano-Ortona. “Negli ultimi 15 giorni si è intensificata la nostra azione sul territorio. In questo momento molte famiglie si trovano senza disponibilità economica, in seria difficoltà”. Chi si sta rivolgendo a voi? “Oltre alle famiglie che già supportiamo, abbiamo nuove famiglie che hanno ‘bussato’ per i generi alimentari, le utenze domestiche e coloro che non hanno la possibilità di far studiare a distanza i propri figli (per mancanza sia di dispositivi digitali che di connessione adeguati ndr -). Inoltre, in molti soffrono di solitudine e il loro numero cresce ogni giorno. La fatica del quotidiano di molte persone che vivono sole con patologie viene notevolmente amplificata”, racconta mentre prepara, insieme ad altri volontari, cesti di generi alimentari da consegnare. Che cosa la colpisce in particolare di queste famiglie?: “Una dignità straordinaria, la discrezione… come se non volessero far pesare sulla collettività la loro povertà”.

Ci sono anche vincoli e disposizioni da rispettare: “Certamente, ma la Caritas diocesana non ha sospeso il delicato, ma centrale servizio di ascolto. Siamo presenti attraverso modalità telematiche, nel pieno rispetto delle prescrizioni sanitarie. Ai 150 pacchi di ‘straordinario’ bisogna sommare l'ordinario di beni di prima necessità, per l'igiene personale e per la casa. Comunque siamo stati previdenti: ciò è stato possibile  grazie alla predisposizione in magazzino di scorte in previsione dell'emergenza, a cui abbiamo provveduto già a partire dai primi casi registrati di Covid-19 in Italia”. 

Oltre alla donazione effettuata nei giorni scorsi all’ospedale ‘Renzetti’ con tute anticontagio, mascherine e alcool la Caritas diocesana, in collaborazione con l'associazione ‘Joseph Onlus’, in risposta a questa grave emergenza, continua a mobilitarsi organizzando le consegne a domicilio, parallelamente al ‘Servizio Emporio’ di distribuzione alimentare che non è mai stato sospeso. L'associazione ‘Joseph’ sta anche sostenendo la comunità fragile attraverso contributi al reddito  (pagando utenze domestiche, affitti ndr -).

Negli scorsi giorni si erano mossi anche i vescovi Bruno Forte (Chieti-Vasto) e Emidio Cipollone (Lanciano-Ortona) che avevano donato alla Asl Lanciano-Vasto Chieti 20 mila euro per l'acquisto di un ventilatore polmonare, un apparecchio divenuto fondamentale nell'assistenza ai pazienti affetti da Covid-19. Così l’arcivescovo Cipollone: "Il tempo che stiamo attraversando - come ognuno di noi sta sperimentando sulla propria pelle - è estremamente complesso e pieno di difficoltà; siamo, insomma, in piena emergenza: la salute che, in un attimo, può essere perduta, gli ospedali che ‘esplodono’ e la morte che bussa alle nostre porte con l’impossibilità, inoltre, di poter salutare i propri cari e di poter celebrare le esequie... Di fronte a tutte queste difficoltà e, soprattutto, di fronte alla mancanza di dispositivi di sicurezza e salvavita - sull’esempio di quanto ha fatto la Conferenza Episcopale Italiana che ha donato quasi 15 milioni di euro - la nostra diocesi insieme alla diocesi di Chieti-Vasto si è mossa per l’acquisto di un ventilatore polmonare. I gesti della Caritas e quelle delle diocesi sono, sicuramente, piccole gocce in un mare immenso di bisogni e di necessità ma, come diceva Santa Madre Teresa di Calcutta, ogni piccola goccia ha la sua importanza e, poi, se tant’è piccole gocce di mettono insieme possono risolvere tante cose!”.

Alessandro Di Matteo

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