'Ripristino del medico in ambulanze 118': lo chiedono 16 sindaci del Sangro-Aventino al prefetto

Una lettera al prefetto di Chieti, Armando Forgione, per chiedere che nei distretti sanitari di base di Torricella Peligna e Lama dei Peligni (Ch), venga "ripristinato immediatamente il servizio delle ambulanze medicalizzate h24", ossia che a bordo delle ambulanze del 118 ci sia sempre un dottore. 

"Una problematica che - si legge nella nota -  da qualche settimana, affligge i Comuni del Sangro-Aventino. La Asl Lanciano Vasto Chieti - viene spiegato - ha di recente decretato il depotenziamento delle due postazioni in cui le ambulanze erano dotate di medico a bordo; la scelta non è ci sembrata equa perché così si pregiudica tutto il modello dell’emergenza/urgenza nella zona". I primi cittadini si sono rivolti anche al dirigente Asl, Thomas Schael, ma "abbiamo atteso invano una risposta e così la nostra battaglia continua". 

A firmare la missiva sono stati i sindaci Andrea Di Fabrizio, di Lama dei Peligni; Mario Zulli, di Gessopalena; Danilo D’Orazio, di Civitella Messer Raimondo; Carmine Ficca, di Torricella Peligna; Domenico Giangiordano, di Roccascalegna; Massimo Tiberini, di Casoli; Vincenzo Muratelli, di  Altino; Andrea Schina, di Colledimacine; Claudio D’Emilio, di Palena; Angelo Piccoli, di Montenerodomo; Giovanni Paolo Rosato, di Taranta Peligna; Raffaele Nasuti, di Bomba; Carlo de Vitis, di Fara San Martino; Consuelo Di Martino, di Palombaro, e Domenico D’Angelo, di Pennadomo.

"Non considerarci - tuona Zulli -  vuol dire non considerare un territorio intero. Inoltre negare un incontro con il comitato ristretto dei sindaci, organo fondamentale per riportare tali esigenze a livello più alto, è gravissimo. Ci stanno negando il diritto alla salute; due pesi e due misure rispetto ai paesi della costa".

"Tale scelta - si legge nella lettera - è fortemente pregiudizievole per i cittadini delle aree interne che si trovano così in una condizione di netto svantaggio rispetto a quanti vivono nei centri in cui insistono gli ospedali. L’assistenza medica a bordo delle ambulanze, qui è presupposto imprescindibile per garantire un modello efficiente ed adeguato di intervento nelle urgenze, modello purtroppo condizionato dalla distanza dei reparti di Pronto soccorso ospedalieri e, quindi, dalla tempistica dell’erogazione di terapie di medicina di emergenza/urgenza".  09 nov. 2020

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