Caro bollette. 'E' emergenza. Spegniamo pubblica illuminazione di notte...'. I Comuni del Chietino a raccolta
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A Chieti, perché il Comune ha pagato le bollette con qualche giorno di ritardo, c'è "stata la cessazione dell'illuminazione in due strade, in via Vella e in Strada dei Vigneti". "E' stata una sorte di avvertimento da parte dei gestori...", afferma il sindaco Diego Ferrara.

A Paglieta, come spiega il primo cittadino Ernesto Graziani, nel 2021 il Comune, per i consumi elettrici, ha speso 114mila euro per l'intero anno; da gennaio ad agosto di quest'anno la spesa ha già raggiunto i 176mila euro. Ad Atessa, per la luce, nel 2021 il Comune ha tirato fuori, complessivamente, 480 mila euro; quest'anno si arriverà a 900mila euro con un aumento dell'87 per cento. Per il gas, invece,  si passerà da 190 mila a 401 mila, con un tonfo in alto del 111%.

Sono alcuni dei dati che emergono, al teatro di Atessa, dall'incontro di oltre 50 sindaci arrivati da tutta la provincia (anche da Francavilla al Mare, San Salvo, San Giovanni Teatino e Chieti) per parlare di "crisi energetica, l'impatto sui Comuni". Partecipano anche il prefetto di Chieti, Armando Forgione; il direttore dell'Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) Abruzzo, Massimo Luciani; Enrico Di Giuseppantonio, vice presidente del Consiglio nazionale Anci. L'iniziativa è stata voluta dal sindaco Giulio Borrelli, che ha chiamato tutti a raccolta e che, nella propria introduzione, evidenzia come la situazione sia drammatica. Si parte dalle famiglie, "che non ce la fanno, che sono in grosso affanno, che lanciano disperate grida di aiuto". Poi ci sono le aziende "che rischiano di chiudere". "Ma il problema - riflette Borrelli - è anche dei Comuni che, con questi costi, potrebbero trovarsi in grave difficoltà e non riuscire più ad assicurare i servizi". "Il Governo, con i ristori, ha coperto il 32 per cento degli incrementi di spesa", ma il resto?

"Le tariffe sono sempre più salate - rimarca Borrelli -. E Nomisma prevede rincari più pesanti dal primo ottobre, circa il 60 per cento... I contatori corrono veloci e le bollette salgono. Dobbiamo salvare i bilanci". Che si può fare, allora? "A parte gli interventi di Governo e Regione, la nostra deve essere una protesta costruttiva". Quindi occorre, secondo Borrelli, "portare da 20 a 18 gradi il riscaldamento negli edifici pubblici" e poi "spegnere di notte, per alcune ore, la pubblica illuminazione...".

C'è chi annuisce, ma chi s'indigna. Come il sindaco di San Vito, Emiliano Bozzelli, che non ci sta a lasciare il proprio paese al buio, "anche per evitare ulteriori disagi e per ragioni di sicurezza", né a "ridurre i caloriferi nelle scuole". Si alza a lascia la sala.

L'idea non piace neppure al sindaco di Lanciano, Filippo Paolini, che dice di aver messo in bilancio 700mila euro in più, per le spese energetiche, per arrivare tranquilli alla fine dell'anno. Leo Castiglione, sindaco di Ortona, invece ne sta predisponendo 600mila in più per il 2023. E replica a Borrelli raccontando: "Io e Mario Pupillo, allora presidente Provincia, siamo finiti sotto processo per un incidente... E il lampione era funzionante, figuriamoci se fosse stato spento...". 

"Potremmo posticipare di qualche ora l'accensione - precisa Borrelli ad Abruzzolive.tv - e anticipare lo spegnimento... A livello nazionale è la prima proposta del genere. Se i Comuni non riusciranno a pagare le bollette - incalza - come faranno ad aiutare i più poveri, quanti sono in difficoltà?" Ma la polemica si... è accesa, eccome... 

Di Giuseppantonio si sofferma sulla buone pratiche, volte al risparmio, già in atto nelle scuole di Fossacesia, Santa Maria Imbaro e Mozzagrogna e dichiara: "Siamo di fronte ad un'emergenza... Il rischio è di non riuscire a chiudere i bilanci. Noi finora ci siamo salvati perché avevamo un contratto, fino a giugno, con le tariffe bloccate". Il primo cittadino di Chieti: "Noi siamo in pre-disssesto e il pericolo è il default".  Il sindaco di Archi, Nicola De Laurentis, sposando la linea di Borrelli, sostiene che bisogna "dare una mano al sistema Paese". Mentre l'Anci nazionale affronterà la questione al più presto, anche insieme al nuovo Governo. 

A Gamberale, borgo situato a 1.343 metri, "il riscaldamento è già acceso da alcuni giorni - annuncia il sindaco Maurizio Bucci - perché fa freddo. E con le luminarie di Natale che facciamo? Eliminiamo anche quelle? Io sono un commercialista e seguo hotel, bar, attività commerciali... La situazione è disastrosa: ad agosto sono arrivate bollette devastanti...". Il sindaco di Perano, Gianni Bellisario, anche rappresentante Anpci (Associazione nazionale Piccoli Comuni d'Italia) chiede "soluzioni condivise e non penalizzanti per i cittadini, ma che vadano a vantaggio di tutti". 

La denuncia arriva dal prefetto Forgione che loda l'iniziativa in atto e chiede un documento unitario, magari tutti e 104 i Comuni del Chietino, da poter portare a Roma. "Ci sono società, nel nostro Paese, che su questa emergenza stanno speculando e stanno realizzando profitti fuori da ogni regola - evidenzia - e solleciterò, in tal senso, controlli della Guardia di Finanza". Una riunione da cui, nei prossimi giorni, dovrebbe scaturire una delibera che potrà essere adottato dalle varie Giunte comunali.

SERENA GIANNICO

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