In Abruzzo censiti centinaia di nibbi reali: la regione roccaforte della specie
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Sono 252 i nibbi reali censiti in Abruzzo dalla Stazione Ornitologica Abruzzese (Soa).

Dato che conferma la nostra regione come una delle roccaforti della specie in Italia, seconda solo alla Basilicata e al Molise.

Il nibbio reale è un raro rapace, caratteristico per la evidente coda forcuta, il colore rossastro ed il volo veleggiato di cui è un vero campione in confronto a molti altri uccelli. Non a caso in inglese è chiamato "red kyte", letteralmente traducibile in "aquilone rosso".

E' una specie presente in poche nazioni europee e purtroppo in pericolo a causa delle numerose collisioni con le pale degli aerogeneratori, delle uccisioni illegali e dell’avvelenamento causato dalla ingestione di pallini di piombo che si nascondono nei resti di animali abbattuti dai cacciatori. 

La popolazione italiana di nibbio reale è inferiore a quella di nazioni come la Spagna ma è ancora ben rappresentata, e in Abruzzo è presente e nidificante in una vasta area nella parte meridionale della provincia di Chieti, dove purtroppo si concentrano enormi campi eolici.  

Il censimento, gestito dalla Soa da oltre 10 anni, avviene nel periodo invernale monitorando i posatoi localizzati su grandi alberi dove all’imbrunire si concentrano anche oltre 100 esemplari.

"Anche in questo inverno nonostante le difficoltà imposte dalle restrizioni per il Covid e dalle avverse condizioni meteorologiche - dichiara Massimo Pellegrini, presidente della Stazione Ornitologica Abruzzese - i nostri volontari, durante questa settimana, hanno raccolto i dati di presenza della specie contando simultaneamente in sei diversi dormitori un totale di 252 individui, un numero leggermente superiore a quello medio del passato. Non è da escludere che i limiti alla caccia e  ad alcune attività umane imposti per il coronavirus abbiano favorito anche questa specie. La popolazione svernante in Abruzzo è pari a circa il 20% di quella nazionale, un dato quindi molto rilevante".

La specie è nella "lista rossa" per il pericolo di estinzione. E se l’Abruzzo rappresenta una delle aree più importanti in relazione alla presenza del nibbio reale, la Stazione Ornitologica chiede sostegno. "Speriamo - viene detto - che, dopo le ennesime segnalazioni, anche la Regione se ne renda conto, supportando le ricerche svolte attualmente da volontari, visto che lo Stato avrebbe precisi obblighi per il monitoraggio della specie, protetta a livello europeo, adottando adeguati strumenti di tutela".  15 gennaio 2021

Iaia Fioretti

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