In Abruzzo tutti pazzi per l'aurora boreale...
GUARDA LE FOTO

Tutti pazzi per l’aurora boreale. In Abruzzo centinaia le foto scattate nelle scorse ore e che impazzano sul web con scenari magnifici: dalla Costa sei Trabocchi fino ai monti, con scorci di paesi immersi in un cielo tinto, nelle scorse ore, di sfumature di rosa, rosso fuoco e di viola. "Nella notte... S’ha finite lu monne!", ironizza, su Facebook, "L'Abruzzese fuori sede".

Uno spettacolo del cielo, dovuto a una tempesta solare. Gli esperti spiegano che una tempesta solare, o geomagnetica, "è un disturbo del campo magnetico terrestre, colpito dall'esplosione di particelle energetiche emesse dal Sole che rendono elettricamente carico lo strato più esterno dell’atmosfera. A causa di questo fenomeno, le onde radio che viaggiano in queste zone perdono energia a causa di collisioni più frequenti con gli elettroni, e ciò ne causa il degrado o anche il completo assorbimento".

"Tradotto" dal linguaggio scientifico vuol dire che il sole "spara" verso la Terra un flusso di particelle che interagiscono con il nostro campo magnetico, finendo con il provocare un gioco di luci che diventa sempre più visibile, più è intenso il flusso di particelle. In questo caso, siamo di fronte a una tempesta solare talmente intensa da rendere visibile l'aurora anche a latitudini insolite come, appunto, le nostre.

La tempesta solare ha generato l’aurora boreale, visibile anche in Italia, specialmente tra Toscana, Marche, Emilia-Romagna e Abruzzo. Il Centro di previsione meteorologica statunitense Noaa-National Oceanic and Atmospheric Administration rende noto che è probabile che le tempeste geomagnetiche persistano per tutto il fine settimana.

"A subirne le conseguenze - spiega la rivista Open - i Gps, le reti elettriche, i velivoli spaziali, i satelliti e le tecnologie".  11 mag. 2024

SERENA GIANNICO

@RIPRODUZIONE VIETATA

Foto di: Calascio di Giorgio Baldi; Civita di Bagno del "Meteo Aquilano"; trabocco del Turchino del musicista e digital content creator Marco D'Angelo. Hanno collaborato Uranio Ucci e Gaetano D'Alessandro

totale visualizzazioni: 3207

Condividi l'Articolo