Gli orsetti di mamma Amarena, uccisa a fucilate da un 56enne di San Benedetto dei Marsi (Aq), crescono e stanno bene, e - scrive il Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise - "continuano le attività quotidiane che in questo periodo svolgono tutti i plantigradi: girare e alimentarsi, prima dell’ibernazione invernale".

"Un primo elemento da evidenziare, - viene aggiunto - che il video dei carabinieri esprime, è relativo non solo alle dimensioni dei due giovani orsi, che chiamiamo cuccioli, ma che proprio piccoli non sono, ma anche alla vitalità che esprimono, dimostrando che si stanno adattando all’ambiente e che ce la stanno mettendo tutta, a un mese e mezzo circa dall’uccisione della madre".

"Gli orsi - viene aggiunto - vivono su un territorio vasto (3 regioni, 3 province e un numero indefinito di comuni, molti dei quali fuori dai confini del Parco) in cui le competenze amministrative e decisionali fanno capo a istituzioni diverse, così come tanti sono i detrattori ambientali e i pericoli che gravano sulla conservazione. Realizzare questo video, chiarissimo nella sua bellezza, come potete immaginare, non è stato facile, soprattutto perché l’attenzione è quella di evitare ogni tipo di disturbo".

Le immagini sono state ricavate da fototrappole. "Proseguiamo così come abbiamo comunicato, con attenzione, monitoraggio, controllo e tanta pazienza".

"Un’area protetta non è uno zoosafari - dice il Pnalm - dove l’uomo, in uno spazio stabilito e recintato, fornisce cibo ad animali selvatici, totalmente addomesticati. La conservazione è tutt’altro e rispetta la selvaticità e l’identità di ogni animale e di ogni pianta che compone e rende gli ecosistemi sani per tutti".

"I giovani orsi - specifica ancora - hanno tutte le possibilità di farcela da soli, ma i pericoli sono comunque tanti. La letteratura scientifica è chiara in questo senso: il 50% dei cuccioli non supera il primo anno di vita a prescindere dalla mamma. La caratteristica fondamentale della conservazione dei grandi carnivori, non è ridurli ad animali domestici per soddisfare le nostre emozioni ma preservare il territorio in cui vivono, mantenere intatta la loro selvaticità per perpetuare la specie, senza che l’uomo entri nei meccanismi della natura". 19 ott. 2023

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