A pochi giorni dal decimo anniversario del tragico terremoto che il 6 aprile 2009 ha sconvolto L'Aquila, le tre aziende farmaceutiche presenti sul territorio – Dompé, Menarini e Sanofi – danno una nuova testimonianza del loro indissolubile legame "con questa terra e di che significhi fare comunità e fare impresa".
A Palazzo Fibbioni, in presenza del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi e del presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, i presidenti e gli amministratori delegati delle tre aziende hanno voluto personalmente consegnare il contributo di 50 mila euro, finalizzato all’acquisto di un’autoambulanza per la Asl1 dell’Aquila, Sulmona, Avezzano. "Un gesto semplice e concreto, per guardare a un futuro migliore per la città e la sua comunità, per ricordare quanto già è stato fatto, per ribadire quanto ancora c’è da fare e soprattutto per non dimenticare. Per non dimenticare quanto il terremoto sia una ferita ancora aperta a L'Aquila e nel Paese e quanto in questi anni le tre aziende abbiano fatto. Non solo per ripristinare in breve tempo le proprie attività produttive, dare certezze e sicurezza ai propri collaboratori – quasi un migliaio di occupati nei tre stabilimenti dell’Aquila e di Scoppito – ma anche per favorire e supportare il recupero di dinamiche di socialità scomparse o rese difficili dopo il sisma".
"Il legame tra Menarini e L’Aquila è più forte che mai – hanno detto Lucia e Alberto Giovanni Aleotti, azionisti e membri del Board di Menarini –. Solo qualche mese fa abbiamo celebrato i 25 anni dello stabilimento che, dopo il sisma del 2009, è diventato simbolo di forza e di tenacia del nostro gruppo. Grazie a un imponente lavoro di squadra, le nostre linee di produzione ripresero dopo pochi giorni a pieno ritmo, chiudendo l’anno addirittura con un incremento dei volumi produttivi. Con questo omaggio, celebriamo oggi la forza di rinascere".
"La donazione dell’ambulanza è un segnale che rafforza l’impegno di Dompé sul territorio in una prospettiva di lungo periodo. Un impegno che non si è mai fermato: già a poche settimane dal sisma abbiamo ripreso appieno l'attività. Questa comunione d’intenti e i continui investimenti, hanno fatto crescere il sito dell’Aquila che oggi vanta da una parte, la produzione a livello globale della forma ricombinante di Ngf, Nerve Growth Factor, molecola frutto della ricerca italiana, divenuta terapia per il trattamento di una grave malattia rara e, dall’altra, l’attività del più grande granulatore in uso in ambito farmaceutico a livello internazionale", ha dichiarato Sergio Dompé, presidente e Ceo dell’omonimo gruppo.
"Quello che è successo qui dieci anni fa ha fortemente condizionato come Sanofi oggi interpreta il legame con questo Paese. Noi c’eravamo. A due giorni dal terremoto, i nostri colleghi hanno trovato in un campo tenda all’interno dello stabilimento un ambiente protetto con i propri familiari. 21 giorni dopo, insieme, abbiamo riavviato la produzione. 5 mesi dopo, abbiamo inaugurato un complesso residenziale temporaneo per 500 persone, alcuni collaboratori ma tanti concittadini che qui hanno ritrovato un alloggio e spazi di socialità. Oggi queste sono ancora a disposizione della collettività. Da allora non ci siamo mai fermati. Questo è per noi essere comunità e fare impresa. Insieme a Menarini e Dompé, oggi siamo qui per guardare al futuro di questa terra e dei nostri colleghi", ha concluso Hubert de Ruty, presidente e amministratore delegato di Sanofi Italia.
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