Sevel fabbrica che è e rimane "strategica".
E' stato ribadito, questa mattina, al ministero dello Sviluppo economico, nel confronto tra le organizzazioni sindacali e il colosso metalmeccanico europeo e alla presenza dei ministri Giancarlo Giorgetti e Andrea Orlando. Tutti convocati per fare il punto sul futuro delle fabbriche del gruppo in Italia. "Abbiamo avuto le prime risposte concrete - dicono Roberto Benaglia e Ferdinando Uliano, entrambi della segreteria nazionale Fim Cisl -, ma gli incontri dei prossimi mesi serviranno per verificare altri aspetti, necessari per dare continuità allo sviluppo industriale e garanzie dal punto di vista occupazionale".
Per quanto concerne i veicoli commerciali, "Stellantis - viene rimarcato - ha confermato che Sevel è fondamentale: da qui le produzioni anche per i marchi Opel e Vauxall in Val di Sangro".
"Nonostante il difficilissimo contesto, - evidenziano Rocco Palombella, segretario generale Uilm, e Gianluca Ficco, responsabile nazionale settore auto -, Stellantis ha aggiunto elementi importanti al piano strategico per il nostro Paese, con fondamentali novità su Termoli e su Pomigliano e con la conferma degli impegni presi sugli altri stabilimenti. Pandemia, transizione all’elettrico, crisi delle forniture e da ultimo tragici eventi bellici rappresentano un rischio gravissimo per l’automotive e per l'intera l’industria, di conseguenza il rinnovato impegno di quest'azienda diventa ancor più prezioso". Sevel - spiegano anche loro - sarà indispensabile "nel progetto di crescita del settore dei veicoli commerciali, per cui sarà costituita una apposita business unit, di cui beneficeranno anche le fabbriche di Verrone e di Pratola Serra, che produrrà l’intera gamma di motori diesel per tutti i furgoni del gruppo".
Scarso entusiasmo, rispetto al summit, da parte di Fiom. Francesca Re David, segretaria generale e Michele De Palma, segretario nazionale e responsabile automotive, fanno presente che "non sono emerse novità sostanziali" e che è necessario avere risposte dall'ad si Stellantis, Carlos Tavares. Sollecitano "innovazioni strategiche" e che si porti "in Italia la produzione dei semiconduttori, per sopperire alla crisi degli approvvigionamenti". Crisi che, in Sevel, ha portato un nuovo blocco produttivo, scattato oggi alle 14.15 e che andrà avanti fino alle 5.45 del prossimo 14 marzo. 10 mar. 2022
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