"Alla Sevel di Atessa (Ch), nell’anno dell’ennesimo record produttivo, 60 ragazzi interinali, dopo mesi e mesi di sfruttamento, senza il diritto di usufruire del riposo settimanale con la promessa di una stabilizzazione, vengono rimandati a casa e questo non perché non servono più alla produzione, non perché c’è un momento di crisi, ma perché saranno sostituiti da operai trasfertisti di altri stabilimenti improduttivi di Stellantis".
Per ciò l'Usb-Unione sindacale di base della provincia di Chieti ha indetto, per domani, nella fabbrica del Ducato, due ore di sciopero per turno. I contratti di somministrazione in scadenza, infatti, non verranno prorogati come comunicato dalla stessa azienda metalmeccanica.
L'organizzazione sindacale ricorda, in un documento, anche di aver protestato "con scioperi e manifestazioni in piazza contro il provvedimento del Governo di porre fine al blocco dei licenziamenti, decisione che a fine giugno diventerà realtà e migliaia di lavoratori, privati del diritto fondamentale di cui parla l’articolo 1 della Costituzione, entreranno a far parte della categoria dei nuovi poveri".
"Si tratta - viene fatto presente - di licenziamenti ma le modalità e le causali sono differenti e devono portarci comunque a riflettere su quello che oggi è diventato il mondo del lavoro completamente deregolamentato, dove i padroni non hanno bisogno di scusanti o motivi vari per licenziare, lo fanno e basta. Il punto è che la politica è cieca e i lavoratori sono abbandonati a loro stessi contro uno strapotere ormai difficile da contrastare".
La vicenda dei giovani assunti in Sevel con contratti somministrati - si fa ancora rilevare - "è emblematica e non è giustificabile: la responsabilità va ricondotta al contratto collettivo specifico di categoria, che dovrebbe essere un'arma di tutela. Per gli interinali licenziati, per i morti da e sul lavoro; per Adil, militante sindacale del SiCobas schiacciato da un tir davanti ai magazzini Lidl durante lo sciopero nazionale della logistica", il sindacato invita "alla protesta. Siamo convinti che bisogna dare un forte segnale di dissenso perché il lavoro è dignità e anche in Sevel la situazione sta diventando intollerabile". Per questo, domani, braccia incrociate nel turno B dalle 09.15 alle 11.15, nel turno A dalle 15.45 alle 17.45, nel turno C dalle 03.45 alle 05.45 del primo luglio. 29 giu. 2021
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