Sevel. Tagli pulizie e interinali. 'Pessimo debutto di Stellantis'. Sciopero il 3 marzo

Il passaggio da Fca a Stellantis, per Sevel, si traduce subito in tagli. E i sindacati si mobilitano, proclamando lo sciopero per il tre marzo.

"Aumentano i volumi produttivi - attacca la Fiom Cgil Chieti -: si parla, infatti, di produrre più di 320.000 furgoni all'anno, ma nell'ultima settimana non vengono confermati 80 interinali. Tra riduzione dei costi di pulizia e scelte aziendali, a pagare sono i più deboli".

Nei giorni scorsi sono state decurtate, di circa il 30%, le ore di pulizia dello stabilimento con la diretta conseguenza che 29 interinali non vedranno rinnovato il proprio contratto e che altri saranno posti in cassa integrazione, con decurtazione dello stipendio. Le ditte interessate sono Atlas e Iscot. "E' scandaloso - denuncia Remo Caslanguida, Failms Lanciano-Chieti - che, in un momento in cui la l'emergenza sanitaria impone maggiore pulizia e frequenti interventi di igienizzazione, qui si agisca al contrario".

Sabato scorso è stato poi comunicato a 47 interinali Sevel che da oggi non avrebbero più dovuto presentarsi in fabbrica, perché il loro contratto non era stato riconfermato. "Ciò - riprende Fiom - in presenza di un aumento della produzione, quindi è una scelta non dovuta a situazioni di mercato o crisi. Queste ragazze e questi ragazzi hanno avuto la sola colpa di essere nati in un periodo dove regna la precarietà più esasperata. Nella speranza di continuare, e con la chimera di poter raggiungere, un domani, una stabilizzazione, si sono resi disponibili sempre e comunque. Chiamati senza preavviso a lavorare durante la loro giornata di riposo; sono rimasti oltre il proprio orario; sono stati costretti ad aumentare i ritmi. Siamo in un contesto difficile, aggravato dalla pandemia, dove ancora non sappiamo quali saranno le future strategie del nuovo gruppo rispetto a Sevel, senza contare la spada di Damocle degli investimenti in Polonia. Sappiamo - viene ricordato - che stiamo lavorando su un furgone che è in produzione da circa 17 anni e che comunque è richiesto, ma non conosciamo se e quando ne verrà realizzato uno nuovo, con nuove tecnologie per contrastare i concorrenti. In questo contesto è inaccettabile che ai giovani venga preclusa la speranza". Per ciò braccia incrociate, "perché è vietato calpestare i sogni".

"L'era Stellantis si apre nel modo peggiore - tuona L'Usb-Unione sindacale di base - . L'obiettivo è chiaro: sfruttare sempre più e avanzare pretesti per futuri spostamenti di produzione dall’Italia. In Sevel, che pure ha garantito per 40 anni palate di dividendi ai padroni, a 47 giovaniè stato dato il benservito, per portare in Abruzzo pochi "fortunati selezionati" da altri siti produttivi di Fca. Questa non è solidarietà ma un attacco a lavoratori che hanno fatto sacrifici". Di qui fermo di protesta, per due ore, su tutti i turni, "perché è vietato calpestare i sogni".  01 mar. 2021

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