"La Regione Molise tartassa i lavoratori pendolari occupati alla Sevel di Atessa (Ch) e nelle altre fabbriche della Val di Sangro". Questa la denuncia della Uilm Chieti-Pescara e della Rsa Uilm Sevel in merito alla legge regionale del Molise, la numero 4 del 2019, che ha aumentato del 40% le tariffe per abbonamenti e biglietti degli autobus.
"Ciò - dice la Uilm - a scapito e sulle spalle di tutti i lavoratori pendolari che ogni giorno usufruiscono del trasporto pubblico". "Tantissimi sono i lavoratori molisani occupati in Sevel e nelle fabbriche della Val di Sangro, che con enormi sacrifici affrontano un viaggio di circa 4 ore al giorno per portare a casa uno stipendio, sostenendo l'economia di una regione che non solo non offre opportunità di lavoro, ma si dimostra sorda agli appelli e indifferente alle necessità dei cittadini. Il trasporto pubblico molisano - sottolinea l'organizzazione sindacale - è stato più volte oggetto di cronache e denunce per i disservizi che i lavoratori quasi quotidianamente devono subire, ma nonostante questo si aumentano i costi. Esprimiamo ai colleghi del Molise tutta la nostra solidarietà, e siamo pronti a sostenere la Uilm di Termoli per ogni iniziativa sindacale che induca la Regione Molise a rivedere una legge che grava come un macigno sulle spalle dei lavoratori e delle famiglie".
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