Sevel, il primo trimestre si chiude con un -30 per cento di produzione

I primi mesi dell'anno si chiudono con il segno meno, su tutti i fronti, per il colosso Stellantis. E il segno meno caratterizza anche la produttività della Sevel di Atessa (Ch).

I dati del primo trimestre del 2022, in generale, per il gruppo metalmeccanico più importante d'Europa, mostrano ancora un dato negativo, con una riduzione del -13,5% rispetto al 2021 delle produzioni. Nello specifico sono state realizzate, tra autovetture e furgoni commerciali, 180.174 unità contro le 208.242 del 2021.

La produzione di autovetture, pari a 123.484 mezzi, segna un -2,6%, mentre quello relativo ai veicoli commerciali registra una pesante riduzione in termini di volumi, con 24.790 furgoni in meno. "Sono dati - dice il segretario nazionale Fim Cisl, Ferdinando Uliano - che, se rapportati al periodo pre Covid, mostrano come il livello di perdita sia lo stesso. L’effetto è in gran parte riconducibile allo stop alle produzioni causato dalla mancanza di semiconduttori che ha portato ripetutamente al blocco dell'attività già nei primi mesi del 2021, ma si è aggravata pesantemente nella seconda parte dello stesso anno e continua in maniera molto significativa anche nel primo trimestre 2022".

Per quanto riguarda Sevel... La produzione nel primo trimestre è di 56.690 furgoni, con un risultato negativo, rispetto al 2021, del -30,4%, quando ne erano stati realizzati 81.480. La situazione è tale che la produzione ha raggiunto la quota del periodo peggiore del coronavirus nel 2020. L'anno scorso, tra l'altro, rispetto alle stime fatte nel mese di maggio 2021, quando erano stati introdotti i 18 turni, si sono persi circa 40.000 furgoni per la carenza di semiconduttori.

"Tutto questo - ricorda il sindacato - ha impattato negativamente sui livelli occupazionali del sito della Val di Sangro. L’azienda, unilateralmente, ha reintrodotto i 15 turni con un contraccolpo su oltre 1.000 lavoratori: circa 600 sono quelli in somministrazione mandati via; ad essi vanno aggiunti i cassintegrati che erano in trasferta in Abruzzo".

Nei primi tre mesi dell’anno 2022 i semiconduttori hanno cancellato 33 turni. "Nel mese di marzo - evidenzia Uliano - era stata valutata la possibilità di partire con un incremento di turni, ma per il shortage dei componenti la direzione Sevel ha rinviato la decisione. Abbiamo valutato positivamente la partenza nel mese di ottobre scorso della produzione dei veicoli commerciali Opel e Vauxall. Allo stesso tempo pensiamo che, oltre al Ducato elettrico, si debba investire e sviluppare le motorizzazioni ad idrogeno. La copertura di questa tipologia di produzione consentirà allo stabilimento sangrino di continuare ad avere la leadership nel settore. Significativo nel Piano Stellantis la costituzione di un’area specifica di business dei veicoli commerciali: questo consentirà ancora di più al gruppo di investire ed affermarsi in termini di volumi".

"Rimane aperta - fa ancora presente - la questione, che dovrà essere chiarita nei prossimi incontri, degli equilibri interni al gruppo dopo la partenza della produzione in Polonia. Ribadiamo la necessità da parte nostra, di avere la garanzia che la nuova fabbrica di Gliwice sia aggiuntiva e non sostitutiva di quella italiana. In linea con gli impegni di rafforzamento di Sevel, è necessario che Stellantis stabilizzi i lprecari con una soluzione positiva per i lavoratori in somministrazione ancora in forza in azienda (circa 280), e assuma l’impegno a recuperare in via prioritaria gli oltre 650 a cui è stato interrotto il contratto per la mancanza di semiconduttori". 07 apr. 2022

SERENA GIANNICO

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