Sciopero generale, prevedendo l’astensione per l’intera giornata di lavoro, in tutti i settori pubblici e privati anche in appalto e strumentali: a proclamarlo, per venerdì 29 novembre, sono stati la Cgil e la Uil.
In Abruzzo, per l’occasione, sono stati promossi presidi e manifestazioni che si svolgeranno davanti alle quattro Prefetture. Ad illustrare le motivazioni dell’azione di protesta sono stati, a Pescara, il segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, e quello della Uil Abruzzo, Michele Lombardo.
Lo sciopero generale è stato indetto con le seguenti motivazioni: "per cambiare il Ddl Bilancio che riduce il welfare universalistico, gli investimenti e i servizi pubblici; per chiedere il ritiro del Ddl Sicurezza e le limitazioni connesse al diritto al dissenso colpendo direttamente il diritto allo sciopero e di manifestazione; per sostenere i rinnovi dei contratti pubblici e privati e la reale salvaguardia delle pensioni; per chiedere di assumere provvedimenti e investimenti diretti a rilanciare le politiche industriali, la sicurezza sul lavoro, i servizi, il turismo e il sistema pubblico; per salvaguardare l'occupazione, sostenere un piano straordinario di assunzioni nelle pubbliche amministrazioni, contrastare la precarietà dei contratti di lavoro".
In Abruzzo, Cgil e Uil hanno previsto presidi e manifestazioni che si terranno, a partire dalle ore 10, davanti alle sedi delle Prefetture di Chieti, L’Aquila, Pescara e Teramo, con la partecipazione di dirigenti sindacali nazionali e territoriali delle due organizzazioni. A Chieti ci saranno gli interventi del segretario generale della Cgil territoriale, Francesco Spina, del coordinatore confederale Uil Chieti, Nicola Manzi, del responsabile Medici Funzione pubblica Cgil Chieti, Maria Piccone, e di Vito Panzarella, della Uil nazionale. Davanti alla Prefettura dell’Aquila gli interventi del segretario Cgil territoriale, Francesco Marrelli, e di Sandro Colombi, della Uil nazionale.
A Pescara gli interventi del coordinatore confederale Uil territoriale, Fabiola Ortolano, e della segretaria nazionale Cgil, Daniela Barbaresi. A Teramo, infine, quelli del locale coordinatore confederale Uil, Massimiliano Braco, e di Sandro Del Fattore, della Cgil nazionale. Le delegazioni sindacali consegneranno alle Prefetture un documento riassuntivo delle principali rivendicazioni oggetto della mobilitazione.
“Lo sciopero del 29 novembre – dichiarano i segretari della Cgil Abruzzo Molise e della Uil Abruzzo, Carmine Ranieri e Michele Lombardo - è un messaggio chiaro al governo nazionale, affinché possa dare delle risposte vere e certe alle persone della nostra regione e dell’intero Paese. Scenderemo in piazza per chiedere più soldi per la sanità pubblica da mettere nella legge di bilancio perché peraltro abbiamo interesse diretto come Abruzzo a risanare quel debito che pesa fortemente sul sistema sanitario abruzzese; per contrastare il lavoro povero e sostenere il rinnovo dei contratti collettivi nazionali che sono ancora aperti; per chiedere l’aumento dei salari così come delle pensioni, incrementi che possano permettere alle persone di vivere dignitosamente e di curarsi; per sostenere le politiche industriali con un occhio attento al settore dell’automotive che nella nostra regione, non dimentichiamolo, dà lavoro a 28mila addetti. E' giunta l’ora per il nostro Abruzzo e per l’intero Paese di battere i pugni sul tavolo e impedire tutte quelle decisioni politiche che impoveriscono il tessuto occupazionale, economico e sociale". 27 nov. 2024
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