Non si ferma la protesta dei lavoratori della SanMarco Industrial di Atessa (Ch) che sono in cassa integrazione e che rischiano di rimanere fuori dallo stabilimento.
Nelle scorse settimane l'azienda ha annunciato 80 esuberi e i dipendenti che rischiano di essere messi alla porta per alcuni giorni della settimana protestano davanti alla fabbrica metalmeccanica.
E, l'altro ieri, al presidio davanti ai cancelli hanno preso parte anche il presidente della Provincia di Chieti, Mario Pupillo; l’assessore del Comune di Lanciano, Patrizia Bomba, e il presidente del Consiglio comunale Leo Marongiu. C'erano anche i rappresentanti di Articolo 1.
"Da diversi mesi - rimarca la Fim Cisl interregionale Abruzzo e Molise - la maggioranza dei lavoratori è in cassa integrazione senza la possibilità di una rotazione che distribuisca il peso della crisi. Gli stessi, durante i sit in, hanno spiegato le ragioni della contestazione chiedendo alle istituzioni vicinanza per questa situazione paradossale. Ascoltando il loro grido di allarme e di incertezza, siamo giunti a conclusione - afferma la Cisl - che all’interno dello stabilimento sia necessaria una supervisione da parte degli organi competenti nazionali, visto anche che ci sono stati raccontati di "inviti" a farsi tessere sindacali e, in aggiunta, di comportamenti al limite della legalità. Si ritiene inconcepibile - viene aggiunto - che, soprattutto in questo periodo così difficile, si possa barattare un posto di lavoro e la dignità umana; ancor peggio se a rimetterci sono quei lavoratori di una certa età ed esperienza, responsabili di carichi familiari e disperati per il timore di non poter ottemperare alla loro sopravvivenza. Ed è proprio a loro che non possiamo non dare risposte concrete. Il percorso intrapreso continuerà sempre al fianco di chi oggi è parte lesa, andando contro chi specula ai danni del nostro intero territorio". Nei prossimi giorni i sindaci del comprensorio verranno invitati a condividere un documento in difesa dei lavoratori. 13 mag. 2021
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