Pescara invasa dai trattori questa mattina per la manifestazione "Abruzzo mobilitazione" contro i provvedimenti Ue che "mortificano e limitano il settore agricolo" e non solo e contro il cibo sintetico.
I mezzi agricoli, un centinaio, in corteo, partendo da nord e sud della città, sono confluiti, per un sit-in, nell'area ex Cofa, in via Papa Giovanni XXIII, dalle 7 di stamattina. "L'Unione Europea - viene spiegato in una nota - continua nelle sue scelte scellerate. Ogni giorno vengono emanate leggi e normative con il solo scopo di limitare i nostri diritti, non solo dei lavoratori della terra ma anche del lavoro e della libertà di ogni cittadino. I nostri nonni hanno lottato con fatica e sacrificio senza mezzi tecnologici per garantire attraverso il lavoro della terra il sostentamento non solo delle proprie famiglie ma di tutta la popolazione. Oggi invece il fine delle oligarchie finanziarie è quello di appropriarsi non solo della nostra terra d'Abruzzo ma dell'intero territorio, al fine di riportare il cittadino alla schiavitù lavorativa cosi da rendere ancora più elevato il divario tra i ricchissimi da un lato ed i poveri dall'altro. Con la truffa del "green" e dell'inquinamento e con le imposizioni delle coltivazioni, dei tempi e dei prezzi, sarà attuata la nuova schiavitù, anche con la propaganda del nuovo cibo prodotto con farine d'insetti e carne coltivata in laboratorio e stampata in 3d".
"Chiediamo - spiega, ad Abruzzolive.tv, Carlo D'Onofrio, presidente della Cantina Piandimare di Villamagna (Ch) - la riprogrammazione delle politiche agricole, la detassazione dell'agricoltura, agevolazioni per quanto riguarda il carburante agricolo, niente cibi sintetici, tutela degli allevamenti. Siamo in tanti - prosegue - oltre un centinaio di mezzi agricoli e circa 300 tra titolari di cantine, vignaioli, allevatori, aziende agricole e panificatori. Sono in arrivo anche i balneari che si uniranno alla nostra protesta. Basta, quindi, con i continui diktat imposti nel settore agricolo e ai territori. Noi vogliamo continuare a coltivare le nostre terre al meglio, tutelando il territorio, salvagurdando valori, tradizioni, prodotti e salute, come ci hanno tramandato e come vogliamo tramandare ai nostri figli, che non vogliamo lasciare nelle grinfie di poche multinazionali e ai quali non vogliamo dover spiegare perché debbono mangiare uova prodotte in laboratorio, carni sintetiche, grilli e vermi. La nostra non è una protesta di categoria, ma una protesta che ha come fine ultimo ilbenessere e la libertà dell'intera comunità. Per questo invitiamo tutti a sostenerci". La manifestazione andrà avanti anche domani. 22 gen. 2024
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