Morti alla Esplodenti Sabino. Incontro in Comune a Casalbordino per futuro azienda e lavoratori
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Incontro questa mattina in Comune a Casalbordino (Ch) per discutere delle sorti dell'azienda "Esplodenti Sabino", chiusa dal 13 settembre scorso, quando, nello stabilimento, si è verificata l'ultima tragedia.

L'esplosione di una granata che stavano disinnescando ha provocato la morte di tre operai:Fernando Di Nella, 62 anni di Lanciano (Ch); Gianluca De Santis, 43enne, di Palata (Cb) e Giulio Romano, 56 anni, di Casalbordino (Ch). Altri tre lavoratori, nello stesso sito, dove si smaltiscono ordigni e si recupera polvere da sparo, persero la vita il 21 dicembre 2020.

Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e l’assessore regionale al Lavoro, Pietro Quaresimale, hanno partecipato al vertice convocato dal sindaco Filippo Marinucci, per affrontare la questione del futuro della fabbrica e per parlare della possibilità di ottenere la cassa integrazione per i 70 dipendenti rimasti senza stipendio.

L’appuntamento si è tenuto nella sala consiliare. “Ci siamo impegnati su due livelli – dice Marsilio –: mi occuperò, insieme all’impresa e al ministero della Difesa, di costituire il tavolo di lavoro volto alla riconversione dell’attività aziendale e alla modifica dei processi produttivi che la Sabino Esplodenti ha proposto per migliorare la sicurezza dei lavoratori. L’assessore Quaresimale, con il supporto degli uffici regionali, solleciterà invece l’Inps, come già avvenne tre anni fa in occasione del primo incidente, per attivare la cassa integrazione ordinaria. Bisogna mettere in sicurezza i lavoratori che hanno perso lo stipendio e soprattutto dare una prospettiva stabile all’azienda per la riapertura dell’attività”.

Presenti anche i titolari dell’azienda, il senatore Etel Sigismondi, i sindacati e alcuni primi cittadini del comprensorio. 20 ott. 2023

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Foto ANDREA FRANCO COLACIOPPO

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