Alto Sangro e Vastese. Meno pale ma raddoppio energia prodotta: Edison annuncia ricostruzione impianti eolici
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Edison annuncia l’avvio dei lavori di integrale ricostruzione di quattro impianti eolici in provincia di Chieti. Oggi taglio del nastro di inizio interventi alla presenza del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio; del consigleire regionale Nicola Campitelli; del direttore generale della Regione, Antonio Sorgi; di sindaci del territorio e dell’amministratore delegato di Edison Rinnovabili, Fabio Lamioni.

"I lavori di repowering, di cui Edison è pioniera in Italia, - recita una nota - consentiranno di raddoppiare l’energia rinnovabile a disposizione della rete e dei clienti, riducendo di oltre il 73%" il numero di pale "sui crinali montani del Sangro e dell'Alto Vastese".

"Con questi cantieri  - afferma Lamioni - Edison si avvia alla conclusione del suo piano di integrali ricostruzioni in Abruzzo, iniziato nel 2019. Questa sarà la prima regione in cui il Gruppo terminerà il totale rinnovamento tecnologico dei suoi impianti. Un successo unico in Italia, reso possibile grazie alla collaborazione preziosa con istituzioni e autorità che hanno compreso il valore di queste operazioni, migliorative sotto il profilo ambientale e delle prestazioni, e che contribuiscono in modo importante all’incremento dell’energia rinnovabile al servizio degli obiettivi nazionali di transizione energetica. L’Abruzzo si pone dunque come regione capofila e all’avanguardia, dove è possibile valorizzare i siti storicamente a vocazione eolica grazie alle nuove tecnologie, e contribuire così alla costruzione di un futuro di energia sostenibile". 

 In particolare, i lavori avranno una durata di circa un anno e porteranno alla dismissione di 67 turbine, per una potenza totale pari a 41 MW, e all’installazione di 18 turbine di nuova generazione per una capacità totale installata di circa 81 MW. I nuovi impianti complessivamente produrranno in media 125 GWh all’anno (+174% rispetto alla produzione attuale), soddisfacendo il fabbisogno energetico di oltre 46.000 famiglie ed evitando l’emissione di circa 54.000 tonnellate di CO2 all’anno.

"Le operazioni di integrale ricostruzione degli impianti eolici sono parte della strategia di crescita organica di Edison nelle rinnovabili, - viene ancora rimarcato - che prevede investimenti per almeno 5 miliardi di euro al 2030 al fine di accrescere il proprio installato green dagli attuali 2 GW a 5 GW, portando la produzione da fonti rinnovabili al 40% del suo mix di generazione, cui si aggiunge l’obiettivo di realizzare almeno 500 MW di strumenti di accumulo, come i pompaggi idroelettrici, nel Mezzogiorno".

In Abruzzo, tra il 1999 e il 2002, Edison ha realizzato alcuni dei primi impianti del Paese in provincia di Chieti, nei comuni di Castiglione Messer Marino, Fraine, Roio del Sangro, Montazzoli, Monteferrante, Roccaspinalveti e Schiavi d’Abruzzo, Edison Energie Speciali, poi diventata E2i e oggi Edison Rinnovabili, ha sviluppato e installato 188 aerogeneratori per un totale di 114 megawatt.

Nel 2019 il primo intervento di integrale ricostruzione nel Chietino, nei comuni di Castiglione Messer Marino, Schiavi d’Abruzzo e Roccaspinalveti, che ha portato alla dismissione di 112 pale e all’installazione di 29 nuove. L’ultimo intervento nel 2021 agli impianti di Castiglione Messer Marino e Roccaspinalveti non coinvolti nella prima attività di rinnovamento, che ha portato alla sostituzione di 47 turbine con 13 di nuova generazione, incrementando anche in quel caso la potenza complessiva di 1,5 volte e raddoppiando la produzione annua di energia green

“La sostituzione integrale degli impianti – spiega Marsilio – produrrà un raddoppio della potenza generata dalle pale eoliche con un quarto delle pale attualmente presenti. Oggi – ha aggiunto- ce ne sono oltre 60. Al termine di questi lavori, che termineranno alla fine del 2025, – ha detto – avremo solo 18 pale distribuite sul territorio di tre comuni confinanti, situati proprio su questi crinali. È un risultato eccezionale – ha rimarcato – che incoraggia anche ad andare avanti e a guardare in termini positivi a questa tecnologia che, a volte, produce anche delle controindicazioni, dei conflitti. Qui, invece, – ha continuato – abbiamo trovato un esempio molto virtuoso di collaborazione tra l’impresa che realizza gli impianti ed i territori che li ospitano e che, nel passato, hanno tratto enormi benefici da questi insediamenti. Oggi sia le amministrazioni locali che i residenti guardano al futuro con ancora maggiore fiducia proprio perché viene eseguito un importante lavoro di sostituzione. Si tratta di un raddoppio della potenza di energia elettrica prodotta che andrà a servire quasi 50.000 utenze con un quarto circa degli impianti esistenti. C’è anche un netto miglioramento dal punto di vista paesaggistico e ambientale – evidenzia - con la restituzione di parti di territorio alla cittadinanza ed ai Comuni oltre ad un passo in avanti significativo verso il raggiungimento degli obiettivi che ci vengono dati in termini di produzione di energia da fonti rinnovabili”.

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