'Il contratto non può essere peggiorativo rispetto a diritti acquisiti'. Lavoratori vincono causa contro Tua

Il contratto collettivo aziendale non può vincolare i lavoratori esplicitamente dissenzienti e appartenenti ad una organizzazione sindacale diversa da quelle firmatarie. E non può essere peggiorativo rispetto a diritti acquisiti da decenni. 

E' in sintesi la vittoria giudiziaria di sei lavoratori iscritti all'Ugl (Unione generale del lavoro Autoferro) verso la società di trasporto pubblico regionale Tua Spa (Società Unica Abruzzese di Trasporto). Si sono visti riconosciuti, dal giudice del Lavoro di Chieti, Laura Ciarcia, un diritto di libertà, di organizzazione e di attività sindacale.  La vicenda è scaturita dopo che i sei lavoratori avevano manifestato, qualche mese dopo la sottoscrizione di un accordo di II livello aziendale, la volontà di fare ricorso individuale riguardo alla sua applicazione. L'intesa è stata firmata dalle sigle sindacali Cgil, Cisl, Uil, Faisa-Cisal e non dall’Ugl Autoferro.

Il 29 settembre scorso il giudice ha emesso sei sentenze a favore dei ricorrenti, dichiarando l’inapplicabilità del contratto, sia nella parte economica che normativa.

“Queste sentenze rappresentano un risultato importante sia per la parte remunerativa che normativa per cui, in quest’ultima specialmente, viene riconosciuto il limite invalicabile del principio fondamentale di libertà, di organizzazione e di attività sindacale. E' quindi illecita la pretesa datoriale aziendale di esigere il rispetto dell’accordo anche dai lavoratori dissenzienti perché iscritti ad un sindacato non firmatario”: così Giuseppe Lupo, della segreteria regionale Ugl Ferro.

"Dal punto di vista economico, - prosegue Lupo - l’accordo aziendale ha determinato l’eliminazione/riduzione di elementi entrati a far parte della retribuzione individuale sia per legge e sia perché riconosciuti fin dall’assunzione e/o in corso di rapporto ai dipendenti, in misura fissa, ad esempio in funzione delle particolari mansioni svolte... Si tratta quindi di “diritti acquisti” dal patrimonio del singolo dipendente e già consolidatesi, che hanno finito per ingenerare una legittima aspettativa da parte del beneficiario e, come tali, non possono essere modificati in senso peggiorativo dalla Contrattazione collettiva aziendale successiva". 

Adesso il passo ulteriore sarà un percorso nei confronti dell’azienda Tua Spa affinché i diritti riconosciuti ora siano estesi ad altri lavoratori.

Alessandro Di Matteo

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