Lanciano. In stato di agitazione gli agenti penitenziari del supercarcere: hanno 18mila giorni di ferie arretrate

Supercarcere di Lanciano. Il corpo della polizia penitenziaria è allo stremo: al lavoro sono in circa 100 ogni giorno, sono sempre di meno e ad oggi devono ancora usufruire di 18 mila giorni di congedo ordinario arretrato.

Scatta così l’ennesimo stato di agitazione indetto dalle rappresentanze sindacali Sappe, Osapp, Uilpa, Pp Uspp, Cisl e Cgil. A denunciare la gravissima situazione in cui versa la casa circondariale frentana sono i rispettivi segretari sindacali Ninu, Di Felice, Di Giovanni, Petrongolo, Greco e Merola.

"Da tempo – si evidenzia in una nota - chiediamo di rivedere l’intero assetto della casa circondariale di Lanciano, ma in passato abbiamo ottenuto come risposta l’apertura selvaggia di nuove postazioni di servizio, senza il necessario incremento di agenti, che ora sono esausti e fiaccati dal focolaio covid 19 ancora in corso. Non meritano assolutamente questo trattamento e non è più possibile sopperire alla mancanza di forza lavoro, né con l’abuso di straordinario né con la fantasia utilizzata fino ad oggi. Allo stato attuale siamo costretti a chiedere la chiusura immediata di almeno tre sezioni detentive. La situazione relativa ai diritti del personale è talmente compromessa che solo la chiusura di alcune sezioni o l’invio immediato e in pianta stabile di non meno di 20 agenti, potrebbe tamponare la criticità in atto".

"Purtroppo - proseguono i rappresentanti degli agenti - nel corso degli anni l’ex direttore ha ritenuto superflua l’applicazione di quasi tutti gli accordi sindacali in essere e, ponendosi al di sopra delle parti, ha scelto di attuare un’organizzazione del lavoro che non tenesse minimamente conto delle esigenze dei poliziotti". Per sanare la pesante situazione nel supercarcere tutte le organizzazioni sindacali preannunciano: "Lo studio di una serie di manifestazioni di protesta, tra cui l’astensione dalla mensa, l’attivazione della Commissione arbitrale regionale, competente in materia di accordi sindacali violati, e ogni altra forma di dissenso e protesta che riterremo utile, senza escludere il ricorso al giudice del lavoro, per garantire i diritti sanciti dalle norme". Da un paio di mesi tegola sul penitenziario anche per via del trasferimento a Roma della direttrice Lucia Avantaggiato indagata per i presunti reati di peculato e truffa. 10 feb. 2021

Walter Berghella

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