"Il suo nome - scrive il sindacato - era Fabrizio Greco, era un manutentore, aveva solo 40 anni ed una vita da vivere davanti a sé. E’ bastato un attimo ed i suoi progetti, i suoi sogni sono spariti come la sua giovane esistenza. Normale essere sconvolti, rattristati, increduli e vicini ai suoi cari, ma qualche domanda bisogna pur porsela e qualche risposta bisogna pur darla".
"Ogni anno - afferma l'Unione sindacale di base - ci sono più di mille lavoratori che muoiono per guadagnarsi da vivere. Sembra un gioco di parole ma è un controsenso, è situazione orrida ed inaccettabile. La frammentazione e la precarietà hanno fatto sì che i lavoratori siano in competizione al ribasso e, nel secondo caso, alla mercè delle aziende, che troppo spesso abusano di una condizione di necessità e della totale sudditanza a cui vengono sottoposti. Troppo spesso, anche di fronte a situazioni critiche, i lavoratori preferiscono girare la testa altrove piuttosto che denunciare. Sempre di più la rappresentanza sindacale è stata depotenziata a favore del quieto vivere; perfino i Rappresentanti dei lavoratori sulla sicurezza ( Rls) hanno perso autonomia ed autorevolezza al punto da accettare passivamente più una prevenzione fatta su carta ( molto teorica ) rispetto a quella della denuncia e della protesta; poi gli enti di controllo che non hanno né un numero adeguato di personale, né un supporto legislativo snello ed efficace da opporre alle negligenze delle aziende".
"Non si può continuare ad accettare tragedie e potenziali pericoli in silenzio. La morte orribile di Fabrizio dimostra che anche nelle grandi aziende, come Fca, il pericolo esiste, eccome. E bisogna agire per impedire che accada di nuovo". Per sollecitare più sicurezza e verifiche, sciopero di due ore, nel primo turno, dalle 9 alle ore 11; nel secondo turno, dalle 20.15 alle 22.15; e nel terzo turno del 4 ottobre dalle 3.45 alle 5.45.
Lo sciopero è stato indetto anche dalla Fiom Cgil, in tutti gli stabilimenti del gruppo Fiat in Abruzzo e Molise.
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