Coronavirus. Nasce la Sevel Community per i dipendenti e le loro famiglie
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Nello stabilimento Sevel di Atessa (Ch) da domani verranno realizzati più Ducato a marchio Fiat (il 65 per cento) e meno mezzi del gruppo Psa (35 per cento) a causa del lockdown ancora in atto in Francia.

Attualmente la produzione si è assestata a 900 veicoli al giorno e si affinano le misure di sicurezza anti Covid, specie durante l’afflusso in entrata e uscita dallo stabilimento. Le misure finora adottate sono state le più apprezzate, anche all’estero con ampi servizi giornalistici andati in onda su molte televisioni, anche straniere, pure  in Cina e Usa.

Nell’era del coronavirus Sevel rilancia, anche per aiutare i dipendenti e le loro famiglie a superare questo momento critico, soprattutto psicologico, attraverso il progetto “Insieme si riparte”, presentato l'altro ieri, che ha dato vita alla Sevel Community e che sarà a pieno regime da domani. Un punto d’incontro e di supporto, con tre macroaree, cioè "Leadership nell’emergenza", che prevede la formazione di 140 shift manager e supervisor che assumeranno, rispetto ai lavoratori, uno "stile manageriale" adatto al periodo dell'emergenza; "Sevel in gioco", con la condivisione sul portale interno di video su tre  tematiche - apprendimento, salute e divertimento - e poi di un filmato, di lancio, creato con i disegni dei figli dei lavoratori: sono già arrivati 150 stupendi lavori nell'ambito dell'iniziativa "Colorare un nuovo inizio".

Infine c'è "Sevel in ascolto", attraverso lo sportello telefonico esclusivo, gratuito e anonimo, nato in collaborazione con le facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università "d’Annunzio" di Chieti-Pescara. Specialisti sono a disposizione dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. 

Il progetto è stato illustrato, in una call conference, da Antonio Viggiano, responsabile Risorse umane Sevel, insieme con le coordinatrici Elisabetta Simona Giangravè, Gabriella Del Monaco e Federica Mancuso. "L'idea è di rafforzare il senso di appartenenza – è stato detto -. Il coronavirus ha messo in discussione la nostra quotidianità, favorendo situazioni di disagio e bisogno di confronto. Inoltre ognuno di noi ha una passione da condividere, un’abilità da insegnare o conoscenza da diffondere". Una recente ricerca ha evidenziato che i maggiori problemi, a seguito della pandemia, sono l’essere spaventati, confusi, critici e speranzosi. E allora ecco il portale, che vuole porgere una mano. E che sarà fatto conoscere tramite una campagna informativa, anche su Whatsapp, e che sarà condiviso con i sindacati. Fondamentale inoltre è il coinvolgimento dei figli dei dipendenti attraverso la loro creatività, dove riescono meglio a focalizzare le emozioni che scorgono in famiglia.

 "E' un modo per rendere più partecipi i lavoratori in questo particolare contesto storico, non solo dal punto di vista aziendale ma anche sociale – dice Nicola Manzi, segretario della Uilm Chieti- Pescara. Sevel ha sempre avuto un rapporto forte con i dipendenti e il territorio ed è sempre stata innovativa".

Walter Berghella

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