Coronavirus. Abruzzo. Mascherine alla... Bugs Bunny per i poliziotti penitenziari

"Nella stragrande maggioranza delle carceri dell'Abruzzo manca una dotazione adeguata di mascherine per proteggersi dal Coronavirus. E quelle poche che sono state fornite vengono utilizzate come se fossero eterne anziché monouso".

E' quanto denuncia, in una nota, Uilpa pentenziari. "Per di più - afferma il sindacato - i dipositivi di protezione che vengono forniti attualmente sono del tipo a fazzoletto, ovvero quelli che il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha definito "maschere di Bugs Bunny" e che oggettivamente risultano quantomeno di difficile utilizzo".

Dopo le dichiarazioni del ministro Alfonso Bonafede e del capo Dipartimento amministrazione penitenziaria (Dap) Francesco Basentini i calcoli non tornano. I sindacati abruzzesi della polizia penitenziaria chiedono conto della "mancata consegna agli istituti penitenziari della regione. Non possiamo non chiederci dove siano state consegnate le 97.000 mascherine di tipo chirurgico che secondo il Dap sono già state distribuite ai circa 38.000 poliziotti penitenziari".

"Nell’improbabile ipotesi che i dispositivi - si fa presente - fossero ancora depositati in qualche oscuro magazzino ne chiediamo l’immediata distribuzione. Ed in ogni caso chiediamo un massiccio quanto immediato acquisto di mascherine, anche di tipo chirurgico, da fornire ai poliziotti penitenziari abruzzesi senza ulteriori ritardi. Nell’attesa di riscontri valuteremo di adire le vie legali per stabilire eventuali responsabilità oggettive o omissioni perpetrate ai danni dei lavoratori".

Massimiliano Brutti

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