"Non possiamo condannare al fallimento le imprese. Il Governo dia un colpo di reni, metta in campo più risorse affinché l'economia regga, e questo ci metterà nella condizione di affrontare la questione sanitaria con più serenità".
Lo afferma il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, che nell'ambito di un tavolo di lavoro costituito in forma permanente, ha incontrato i rappresentanti del settore della ristorazione. Al vertice, negli uffici della Regione, hanno preso parte, tra gli altri, il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, il sottosegretario Umberto D'Annuntiis e gli assessori Daniele D'Amario (Attività produttive) e Pietro Quaresimale (Lavoro), insieme ai capigruppo di maggioranza. Secondo i dati diffusi da Confcommercio e Confesercenti sono circa 10mila le imprese che operano nel campo della ristorazione e che sono state messe in ginocchio dalle misure di contenimento del coronavirus. Le associazioni di categoria chiedono interventi mirati per ripartire.
"E' necessario fornire risposte tempestive - osserva Marsilio -. Il tema dei ristori è stato sempre il principale terreno di tensione tra Governo e Regioni: più volte abbiamo chiesto di garantire un 'paracadute economico e sociale' che potesse ammortizzare le misure di restrizione attuate per bloccare la diffusione del Covid-19. Dobbiamo evitare di trasformare questa vicenda in una guerra tra poveri".
"Ci batteremo per la pace fiscale, lavoreremo sull'accesso agevolato al credito ,sulla semplificazione e sul rilancio del turismo", afferma il gruppo consiliare Lega Abruzzo al termine dell'incontro, definendo quella dei ristoratori come la "categoria più penalizzata. Se per motivi sanitari si chiude un'attività economica - dicono - deve esserci la certezza di un rimborso immediato. In Germania funziona così, in Italia, col governo Pd-5s, purtroppo funziona diversamente". 08 genn. 2021
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