"Più che "Ultimo miglio", è un viaggio della speranza. I lavoratori della Sevel di Atessa (Ch) e delle altre aziende sono costretti a fare i conti con un piano di mobilità scelto a tavolino ma che probabilmente non è stato analizzato nella sua fattiva applicazione. I disagi sono tanti, anche per i conducenti dei bus. Per questo è necessario immediatamente un tavolo tecnico tra sindacati, Regione Abruzzo e i rappresentanti delle autolinee". E' quanto affermano i consiglieri regionali Pietro Smargiassi e Francesco Taglieri, del Movimento 5Stelle che, questa mattina, sono andati ad Atessa, nel cambio turno della Sevel, per comprendere le criticità del servizio di trasporto dei dipendendi dello stabilimento del Ducato, e delle altre vicine. Da qualche giorno è stato attivato un servizio, denominato "Ultimo miglio", che prevede che i lavoratori, una volta scesi dai pullman davanti ai cancelli di Sevel, possano scegliere tra quattro navette di diverso colore che dovrebbevo condurre i vari lavoratori nelle fabbriche della Val Di Sangro. Ma ne è nato un garbuglio.
"Le criticità riscontrate - evidenziano i pentastellati - sono numerose. C'è un parcheggio privo di panchine, di pensiline e di tutto ciò che dovrebbe avere uno spazio adibito a terminal bus. A questa situazione, già assurda di per sé, si aggiunge il fatto che un cambio turno che per 30 anni è risultato veloce, con il passaggio dei bus nell'arco di 15/20 minuti, oggi è sostituito da un servizio di trasporto farraginoso che ha dilatato i tempi su un arco temporale di oltre un'ora. Diversi autobus - continuano i consiglieri - arrivano verso le 13.30, fanno scendere i lavoratori su questo parcheggio/terminal, poi alcuni sono costretti a salire sulle navette per arrivare alle piccole aziende dell'indotto dislocate sull'area industriale della Val di Sangro".
"Mentre i numerosi operai Sevel - viene aggiunto - aspettano..., anche se hanno timbrato l’uscita già da venti minuti. Pur comprendendo le ragioni di una maggiore economicità del servizio, è evidente che questa soluzione non funziona. Gli stessi autisti dei pullman riferiscono di un malcontento generale: tensioni, screzi e momenti di difficile gestione, dovuti alle lunghe attese e ai rischi di perdere il mezzo per tornare a casa rendendo la giornata lavorativa davvero estenuante. Lo stress prodotto dalla stanchezza, infatti, viene amplificato dalla percezione di una situazione caotica senza certezza di orari, dovuta dall’afflusso di numerosi pullman in un’area non attrezzata a riceverli e tutt’altro che confortevole per chi aspetta i bus. Se la scelta di Regione Abruzzo, in accordo con la Regione Molise, è definitiva - concludono i 5 stelle - allora Arap e Regione Abruzzo devono provvedere immediatamente a rendere l’area una vera e propria zona di sosta pullman, stanziando le necessarie somme per strutturare il terminal, affinché venga garantita protezione agli operai, dal caldo e dalle temperature elevate e dalla neve e dalla pioggia nei mesi invernali".
@RIPRODUZIONE VIETATA