Atessa. Sevel, non lo fanno andare in bagno: lavoratore si urina addosso
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Atessa (Ch) - E' successo ieri, in Sevel, ad Atessa, nel turno pomeridiano, e la denuncia arriva dall'Unione sindacale di base (Usb). Nello stabilimento del Ducato, ad un giovane lavoratore non è stato dato il permesso di andare in bagno e il malcapitato si è fatto la pipì addosso. "Alla Ute 1 montaggio - scrive Fabio Cocco, Usb in una comunicazione rimessa anche all'azienda - si è verificato un episodio che varca ogni limite della decenza e del rispetto". 

 
"Dopo aver più volte richiesto di potersi recare in bagno per urgenti bisogni fisiologici, - si spiega nella nota - e dopo che le stesse sono rimaste inascoltate, il lavoratore si è visto costretto ad urinarsi addosso. Riteniamo l'accaduto - dice il sindacato - un fatto gravissimo che lede la dignità del lavoratore vittima dell’episodio e quella di tutti i lavoratori in generale. Episodi in cui le richieste di andare in bagno vengono negate o ritardate, poiché la produzione viene prima di ogni altra esigenza, si ripetono più spesso di quanto si possa immaginare". Per questo il sindacato ha proclamato, assieme alla Fiom Cigl, un'ora di sciopero svolto ieri sera dalle 20 alle 21. "E che - dice Davide Labbrozzi, Fiom Chieti - ha fatto registrare un'ampia adesione, più del 50 per cento. Quanto successo è grottesco e primitivo. Negare ad un lavoratore il diritto di recarsi in bagno rappresenta un atteggiamento assurdo e incomprensibile".
  
Sull'accaduto intervengono anche Fim, Uilm e Fismic. "Un lavoratore si è visto ritardare il permesso per recarsi in bagno e, non riuscendo ad arrivarci in tempo, si è urinato addosso. Un fatto da condannare con forza perché lede la dignità": così in un documento le tre sigle sindacali. "Abbiamo chiesto un incontro urgente alla direzione aziendale dove è stato ribadito che simili episodi non debbano ripetersi. Abbiamo chiesto che venga fatta chiarezza sull'accaduto e che si prendano provvedimenti nei confronti di chi ha responsabilità. L'azienda ci ha comunicato che il lavoratore coinvolto nella vicenda riceverà le scuse da parte dell'azienda e che saranno adottati i provvedimenti del caso".
08 febbraio 2017
 
 
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