I commissari che si occupano dell’amministrazione straordinaria del gruppo Blutec, incappato in grossi guai giudiziari, e la direzione della MA srl hanno raggiunto l’accordo per la proroga, fino a dicembre, del contratto di affitto degli stabilimenti di Atessa e di Tito Scalo, in provincia di Potenza.
"Un altro tassello - dice in una nota la Fiom Cgil - che si aggiunge alla soluzione della complicata vertenza e che permette di disporre le azioni propedeutiche alla definitiva venditadel settore 'metallic'...". I vertici di Blutec, e in particolare il 73enne patron, Roberto Ginatta, sono incappati in una serie di provvedimenti della magistratura, con ripetuti arresti. Gli ultimi risalgono al 18 giugno scorso. Le accuse sono molteplici e vanno dalla malversazione al riciclaggio. L'inchiesta è quella condotta dalla Procura di Torino sulla sparizione dei 16 milioni di finanziamenti pubblici che erano destinati al rilancio dell'ex Fiat di Termini Imerese e che sarebbero stati utilizzati per spese personali, persino per l'acquisto di biglietti e abbonamenti per assistere alle partite della Juventus.
Nel frattempo per alcuni degli stabilimenti del gruppo, tra cui quello della Val di Sangro, è stata avviata la cessione. La società MA ha però prima preso in affitto la fabbrica per alcuni mesi, adesso ha deciso di continuare su questa strada. "Termini e condizioni restano gli stessi - spiega Giuseppe Colantonio, Fim Cisl - . Si mantengono in solidità gli attuali livelli occupazionali e contrattuali. E' notizia importantissima perché, in questo periodo post Covid, dimostra la tenuta del mercato di Sevel, per cui lavora, e incoraggia le imprese a continuare ad investire sul territorio. L’auspicio è che al termine del secondo contratto di affitto, e dopo la sentenza di novembre, si possa concludere definitivamente la cessione dell’azienda".
"I prossimi mesi saranno fondamentali per il futuro Blutec - dichiarano Simone Marinelli e Andrea De Lutis, Fiom nazionale e della provincia di Chieti - per arrivare al conclusione di un percorso che deve mettere in sicurezza tutti i lavoratori. Abbiamo sollecitato nuovamente il Mise affinché si riconvochi immediatamente il tavolo di confronto".
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