Atessa. Honeywell, entro 31 luglio firma accordo per cessione sito a Baomarc

Sarà firmato entro il 31 luglio prossimo l'accordo di cessione del sito produttivo Honeywell di Atessa (Ch) alla società Baomarc Spa Automotive Solutions, azienda leader nel campo della siderurgia. L'ufficialità arriva da una nota del ministero dello Sviluppo economico. Notizia attesa da lungo tempo, da  quando, l'11 dicembre scorso, al Mise fu delineata una precisa road map per il passaggio dello stabilimento, con conseguente reimpiego dei dipendenti ex Honeywell.

Oggi, a Roma, al ministero di via Veneto, c'è stato il tavolo tecnico, presieduto dal vice capo di gabinetto, Giorgio Sorial, e a cui hanno preso parte i rappresentanti delle società coinvolte, i sindacati e la Regione Abruzzo. "E' necessario - evidenzia Sorial - che Honeywell e Baomarc procedano celermente alla chiusura dell'accordo secondo i tempi indicati, in modo tale da consentire sia la reindustrializzazione del sito della Val di Sangro che il rispetto degli impegni presi riguardo al reinserimento dei lavoratori". Circa centosessanta, sui 330 fuoriusciti, da impiegare, in tre anni, in una nuova attività di lavorazione dell'acciaio. Prossima riunione il 5 agosto "per verificare il perfezionamento dell'intesa".

"Speriamo che non ci siano più rinvii e soprattutto che ciò rappresenti l’avvio di un reale processo di rilancio industriale - commenta Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, responsabile del settore elettrodomestici -. E' importante - prosegue - che l’attività riparta presto, anche perché ad inizio 2020 scadrà la Naspi per le centinaia di lavoratori colpiti dalla decisione di Honeywell di chiudere. Le operazioni di reindustrializzazione sono sempre rischiose e complesse, come dimostrano gli stessi ritardi accumulati fino ad ora, per cui è fondamentale che le istituzioni continuino a vigilare con la massima attenzione".

Baomarc è multinazionale che conta 800 dipendenti nel mondo e 370 in Italia con impianti a Chivasso, a Lanciano in contrada Cerratina (la ex Emarc) e a Melfi. Per il coordinatore nazionale automotive della Fim Cisl, Raffaele Apetino, "il tempo stringe, non si possono aspettare  tempi biblici". "I lavoratori - dichiara - da più di 13 mesi vivono in una condizione non più sostenibile, quindi non accetteremo ulteriori scuse e rinvii, ma soltanto un piano di rilancio".

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