Saturazioni, carichi e ritmi di lavoro esagerati nello stabilimento Sevel di Atessa (Ch): interviene l'Unione sindacale di base (Usb) che, su queste problematiche, attacca "i sindacati firmatutto" e proclama tre giornate di sciopero. "Non fosse stato per le temperature di questi giorni, - tuona sarcastica, in una nota, l'Usb - non ci saremmo accorti che i sindacati che hanno firmato il contratto", ossia Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcf, "hanno minacciato di far ricorso alle procedure di raffreddamento con una forte presa di posizione sulla questione dei carichi e ritmi di lavoro. Peccato - rammenta - che a scioperare su questo tema in Sevel è stato l’Usb il 18 aprile e pare che nessuno abbia sostenuto la nostra iniziativa".
"Sono anni - aggiunge - che poniamo il problema dei carichi e ritmi di lavoro esagerati e mix produttivi completamente sballati, e finalmente apprendiamo che se ne sono accorti anche gli altri. Crediamo che dalle parole bisognerebbe però passare ai fatti. Noi, come sempre in attesa delle varie e interminabili procedure di raffreddamento, chiediamo ai lavoratori di rifiutarsi di stare in fabbrica anche il sabato e di aderire allo sciopero che l’Usb dichiara sistematicamente perché, tra straordinari e recuperi, è stato messo in atto un vero e proprio aumento dell’orario di lavoro. Noi non subiamo in silenzio e chiediamo che sulla questione saturazioni torni il lume della ragione e che si metta fine alle furbate". Braccia incrociate, dunque, nei recuperi di sabato 11 maggio (turno B) e domenica 19 maggio (turno C); e per il sabato di straordinario del 18 maggio (turno A).
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