Coronavirus. Pescara. Rissa durante la movida: scatta divieto di accesso ai locali pubblici
Zuffa in centro durante il fine settimana: scattano misure punitive. Il questore di Pescara, Luigi Liguori, ha infatti emesso un divieto di accesso agli esercizi pubblici e ai locali di intrattenimento nella zona della movida nei confronti di un minorenne, di Pescara, già gravato da numerosi precedenti di polizia.

L'adolescente si è reso responsabile di una rissa avvenuta nel pomeriggio di sabato 6 febbraio, quando l'Abruzzo era in "zona gialla", fuori da un locale di via De Cesaris. 

 Il giovane dunque non potrà accedere per un anno nei locali del centro e delle vie limitrofe dalle 18 alle 4 di notte. Se il provvedimento (che si differenzia dal Daspo urbano) non dovesse essere rispettato, è prevista la reclusione da 6 mesi a 2 anni e una multa da 8mila a 20mila euro. Per gli altri due coinvolti nella lite, un 31enne residente a Ortona e un 30enne di Francavilla al Mare, è stato emesso un ordine di rimpatrio con foglio di via obbligatorio, non avendo alcun interesse attivo nella città di Pescara, con divieto di ritorno nel comune rivierasco. Tutti sono stati denunciati per rissa aggravata e multati per divieto di assembramento, quindi per violazione delle norme ant Covid, e per ubriachezza, poiché si era constatato che avevano fatto uso di alcolici.

 Il provvedimento, il primo nel suo genere emesso dal questore di Pescara quale autorità locale di pubblica sicurezza, nell’ambito dell’attività quotidiana di prevenzione delle fenomenologie criminali, rappresenta una misura di prevenzione "atipica", prevista dalla legge 48 del 2017, recentemente modificata dalla legge 173 del 2020 e consente, appunto, di impedire l’accesso ai predetti luoghi, a soggetti che, nell’ultimo triennio, siano stati denunciati per aver commesso reati, in occasione di gravi disordini avvenuti in locali pubblici o aperti al pubblico.

 Sono stati in 7-8 a venire alle mani, quel giorno, utilizzando anche una sedia per colpirsi. Uno di loro, un 15enne residente a Pescara, ha riportato ferite alla testa e perciò è stato accompagnato in ospedale, dove i sanitari gli hanno riscontrato un trauma cranico. Nessuno dei contendenti ha voluto spiegare agli agenti le cause della lite. Ulteriori indagini sono state avviate per comprendere i motivi che hanno scatenato la rissa e identificare tutti i partecipanti. 

La squadra amministrativa della Questura ha inoltre svolto accertamenti per verificare eventuali violazioni da parte del titolare del locale dove i giovani, seduti a due tavoli vicini, avevano consumato prima di cominciare a picchiarsi. L'esercizio pubblico è stato chiuso per cinque giorni: contestati il mancato rispetto del divieto di assembramento, del distanziamento interpersonale e il divieto di somministrare cibi e bevande dopo le 18.    18 feb. 2021

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