"Il nostro lavoro è quello di andare a cercare le persone e portarle a casa vive. Domani riprendiamo le ricerche. Le condizioni meteo dovrebbero essere buone e dovremmo risolvere... In quota ci saranno almeno venti soccorritori e gli elicotteri...", che avranno l’ausilio di un dispositivo Sonar Recco, che servirà per scaglionare l’intera area con il dispositivo di rilevamento, in grado di intercettare oggetti metallici.
Così ad Abruzzolive.tv il presidente del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo, Daniele Perilli, riguardo ai due alpinisti, Luca Perazzini, 42 anni, e Cristian Gualdi, di 48 anni, di Santarcangelo di Romagna (Rimini), dispersi da domenica pomeriggio, 22 dicembre, sul Gran Sasso, a 2.700 metri, scivolati in un canalone, nella Valle dell'Inferno, mentre scendevano dalla vetta.
"Non me la sento di dire altro - afferma -. In questi momenti non si può azzardare nulla" e poi aggiunge che in questi giorni, nella zona dove sono concentrate le attenzioni, "ci sono state raffiche di vento a 140 chilometri orari e pesanti e abbondanti accumuli di neve, mentre le cime sono pulite".
Oggi, con il miglioramento del tempo, squadre di soccorritori sono giunte a Fonte Cerreto (guarda video), base della partenza della funivia per Campo Imperatore, per coordinare la ripresa delle attività di ricerca, bloccate per giorni a causa del maltempo, di violente tormente di neve e temperature polari. Stamane c'è stato un tentativo via terra, con un gruppo di quattro militari della Guardia di Finanza che, sci ai piedi, si è avvicinato al posto dove dovrebbero essere gli scalatori. Ma una prima perlustrazione dell'area non ha fornito alcun esito. Poi, con il rischio valanghe marcato - rischio 3 su una scala di 5 - , con l'impossibilità di operare in sicurezza, i soccorritori sono rientrati. Annullato il sorvolo in elicottero a causa del vento.
Il Sonar Recco è stato già utilizzato nel febbraio 2021 sul Monte Velino per la ricerca di quattro escursionisti, Tonino Durante, 60 anni, esperto di montagna, e Gianmarco Degni, Valeria Mella e Gian Mauro Frabotta, giovani fra i 25 e i 30 anni. Era la sera di domenica 24 gennaio 2021, quando il Soccorso Alpino comunicò le ricerche di degli escursionisti di Avezzano (Aq) partiti la mattina, ma non tornati a casa. Ricerche interrotte e riprese a causa del brutto tempo. Solo il 19 febbraio fu trovato il primo corpo, senza vita. 26 dic. 2024
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