Coronavirus. Lanciano. Impennata di contagi: chiudono scuole e parchi. Blindato il centro città

E' una "zona rossa" rafforzata all'interno della "zona rossa" della provincia di Chieti. Scatta una sorta di semilockdown a Lanciano (Ch), fino al 7 marzo, quando dovrebbe arrivare il nuovo Dpcm, il primo a firma Mario Draghi.

Chiudono, da domani, le scuole, pubbliche e private, che finora sono rimaste aperte, con bimbi che hanno frequentato regolarmente le lezioni. Stop all'ingresso in parchi e giardini pubblici. E il Comune blinda anche il centro cittadino: piazza Plebiscito, corso Trento e Trieste, Via Monte Maiella, viale Salvo d'Acquisto e altre arterie. E tutti i "luoghi di aggregazione". (LEGGI QUI ORDINANZA)

"A breve - dice il sindaco Mario Pupillo - sarà emanata un'ordinanza in cui saranno indicate le strade e le aree nelle quali, oltre al divieto di assembramento, non sarà possibile neppure stazionare. Si tratta di provvedimenti già adottati a Chieti e a Pescara. Interventi necessari - precisa - perché i contagi hanno subito un'impennata mai vista in precedenza. Addirittura, questa mattina, sono stato contattato dal direttore del Dipartimento di prevenzione della Asl, Giuseppe Torzi, che ha esternato le proprie preoccupazioni". Oggi sono stati comunicati 33 nuovi positivi al Covid-19 ( +45 nelle ultime 24 ore) e il numero complessivo al momento è di 341, oltre ai 400 in quarantena. Nella settimana 15-21 febbraio l'incremento dei contagi è stato del 112 per cento. "Per non parlare del decessi...". Che, nella seconda ondata, sono saliti a 34. 

"I numeri sono chiari - prosegue - e non consentono di rinviare le decisioni che assumiamo a tutela della salute". 

"Nello scorso fine settimana - rimarca Pupillo -, nonostante le raccomandazioni, ci sono stati comportamenti errati". Con centinaia di cittadini che hanno affollato il centro per passeggiare, e per momenti di svago. Ma non è tempo di movida.  "Non bisogna esporsi a rischi inutili. Ci saranno controlli serrati da parte di polizia e Municipale per scongiurare che si ripetano le scene dell'ultimo week end. Si potrà uscire solo per motivi di lavoro e di necessità". 

"Siamo sempre stati per le lezioni in classe - spiega invece l'assessore alla Pubblica istruzione, Giacinto Verna - ma in questa situazione l'unica scelta possibile è quella della didattica a distanza, per scongiurare ulteriori problemi alle famiglie e ai bambini. Parliamo di scuole dell'infanzia, di elementari e della prima media, quelle del primo ciclo, che ricadono sotto la nsotra competenza". Al momento su 2.746 studenti - di medie ed elementari - ci sono 16 positivi; sono 13, invece, nelle scuole dell'infanzia, due delle quali - Olmo di Riccio e Marcianese - già chiuse da alcuni giorni. 25 feb. 2021

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