In Abruzzo ci sono 541 nuovi positivi, su 4.396 tamponi eseguiti, con età compresa tra 5 mesi e 99 anni.
Di essi 179 sono della provincia dell'Aquila; 86 di quella di Chieti; 130 del Pescarese e 171 del Teramano. Dalla somma dei totali provinciali vanno sottratti 25 casi dei giorni scorsi la cui residenza è stata accertata e attribuita alla provincia di appartenenza.
Sono 35 i decessi, dei quali 25 risalenti alle scorse settimane e comunicati solo oggi dalle Asl e 10 delle ultime ore. Sono 6717 guariti (+287) e 15.597 attualmente positivi (+219): di essi 749 sono ricoverati - di cui 73 in terapia intensiva - e 14.848 in isolamento domiciliare.
Per la prima volta dopo tantissimi giorni L'Aquila non è la città più colpita dal virus. Il maggior numero dei casi è stato infatti accertato a Teramo (50), poi Pescara (46) e L'Aquila (36). A seguire Avezzano (28), Montesilvano (22), Chieti (14), Pineto e Trasacco (12), Isola del Gran Sasso e Sulmona (11), Giulianova e Spoltore (10).
Intanto il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato l'ordinanza con cui l'Abruzzo è stato inserito in fascia rossa almeno fino al 3 dicembre: in quella data dovrà essere rivalutato il quadro epidemiologico. I dati in base a cui la cabina di regia nazionale ha sostanzialmente validato l'ordinanza regionale firmata dal governatore Marco Marsilio il 16 novembre sono quelli del monitoraggio della settimana che va dal 9 al 15 novembre. Cioè un arco di tempo in cui ci sono stati in regione ben 4.248 casi accertati. L'indice di trasmissione, Rt, è stato stimato in 1.32, il secondo più alto d'Italia dopo la Basilicata.
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