Coronavirus. In Abruzzo 17 morti e 653 nuovi casi. 'Siamo nella terza ondata'

Sono 653 i nuovi casi di Covid-19 registrati in Abruzzo. 

Sono 17 i morti, che salgono a 1.679. Le vittime, di età compresa tra 54 e 94 anni, sono sei in provincia di Chieti, due in quella di Teramo e 9 a Pescara. I decessi più recenti riguardano un 82enne e un 84enne di Chieti, una 94enne di Ortona, un 87enne di Pescara, un 60enne di Pianella, un 83enne di Vacri, una 75enne di Roio del Sangro, un 90enne di Miglianico, un 59enne di Città Sant'Angelo, un 88enne di Tocco da Casauria.

Gli attualmente positivi sono 12.634 (-86 rispetto a ieri): 609 pazienti (-8 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 78 (+2 rispetto a ieri con 5 nuovi ricoveri) in terapia intensiva, mentre gli altri 11.948 (-79 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. Sono finora 38.638 dimessi/guariti (+721 rispetto a ieri).

Dall'inizio dell'emergenza coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 727.872 tamponi molecolari (+6.127 rispetto a ieri) e 239.180 test antigenici (+7439 rispetto a ieri).

Il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari e test antigenici del giorno, è pari a 4.8 per cento.

Il maggior incremento di positivi è in provincia di Pescara (+279); poi ci sono la provincia di Chieti (+255), il Teramano (+111) e la provincia dell'Aquila (+48 rispetto a ieri). A Pescara ci sono 143 nuovi casi. Le altre località più colpite sono Chieti (46), Lanciano (35) e Montesilvano (33). 

"L'Abruzzo è nella sua terza ondata di contagi. E' il momento peggiore dall'inizio della pandemia, ma fortunatamente oggi abbiamo una maggiore conoscenza della patologia e, di conseguenza, una migliore gestione dei pazienti", dice il virologo Paolo Fazii, direttore del laboratorio della Asl di Pescara, sottolineando che le province di Pescara e Chieti sono "ai primi posti in Italia per incidenza". All'origine della crescita repentina dei numeri, ricorda Fazii, membro del Gruppo tecnico scientifico regionale (Gtsr), "c'è la variante inglese, responsabile del 70% dei contagi. Il problema - aggiunge - in questo momento è l'area metropolitana, tra le due province". In Abruzzo, tra l'altro, si registrano anche alcuni casi di variante brasiliana, con un decesso a Francavilla al Mare (Chieti) e un caso di sospetta variante sudafricana. Se confermato, sarebbe il primo.  25 feb. 2021

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