Coronavirus. In Abruzzo 12 morti e 533 nuovi casi. Allarme terapie intensive. Ricoverati anche 30enni e 40enni

Sono 533 i nuovi positivi in Abruzzo, dove c'è un'impennata di contagi.

Sono emersi dall'analisi di 3.367 tamponi molecolari: è risultato positivo il 15,83% dei campioni. Per vedere percentuali così alte bisogna tornare indietro alla metà di novembre 2020, ai giorni più duri della seconda ondata. Ieri erano stati 222 i nuovi casi emersi dall'analisi di 3.207 tamponi molecolari e 4.213 test antigenici, mentre sabato, 13 febbraio, erano stati 508 su 4.754 tamponi molecolari e 5.132 test antigenici.

Dodici i morti nelle ultime ore, che fanno salire il bilancio delle vittime a 1.575. Sabato c'erano state 13 vittime e ieri 5. Le vittime più recenti avevano età compresa tra 73 e 88 anni e sono due in provincia di Chieti, due in provincia dell'Aquila, cinque in provincia di Teramo e tre in provincia di Pescara.

 I nuovi positivi hanno età compresa tra 4 mesi e 97 anni. Quelli con meno di 19 anni sono 125: 11 in provincia dell'Aquila, 67 in provincia di Pescara, 34 in provincia di Chieti e 13 in provincia di Teramo. I guariti delle ultime ore sono 187 (totale 34.747). 

Record di contagi in provincia di Pescara: 308 i nuovi casi accertati nelle ultime ore. Il Pescarese, insieme alla provincia di Chieti, da ieri è in zona rossa. per effetto di un'ordinanza del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. La zona più colpita è l'area metropolitana, dove dilaga la variante inglese, a cui, secondo le stime, è riconducibile un caso su due. La località con più nuovi casi è Pescara, con 105 contagi. Seguono gli altri comuni dell'area metropolitana, tra cui Montesilvano (47), Chieti (34), Cepagatti (28), Francavilla al Mare (21). A livello provinciale, dopo Pescara c'è Chieti, con un incremento di 119 contagi. Numeri più bassi nel Teramano (+57) e nell'Aquilano (+45), territori che sono al momento in zona arancione in base all'ordinanza ministeriale. 

Intanto il tasso di occupazione delle terapie intensive, in Abruzzo, raggiunge la soglia di allarme del 30%: alla luce dell'ultimo aggiornamento sono occupati 57 posti letto, pari al 31,16% dei 189 complessivamente disponibili nelle quattro Asl. La regione era al di sotto del valore limite ormai da due mesi, ma cresce anche il numero dei pazienti più gravi.

Degli 11.977 attualmente positivi al virus, in ospedale sono ricoverati in 594. In particolare, 537 pazienti (-10 rispetto a ieri) sono in terapia non intensiva e 57 - cinque in più rispetto a ieri, al netto di decessi, dimissioni e nove nuovi ricoveri - sono in terapia intensiva. Gli altri 11.383 (+334) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. A soffrire, in particolare, è l'ospedale di Pescara, dove tutta la catena di gestione dell'emergenza - dal 118 al pronto soccorso alle aree di degenza - è in tilt. Al completo, ormai da giorni, il Covid Hospital: decine i pazienti già trasferiti in altre strutture. Ricoverati anche 30enni e 40enni con sintomi importanti. 15 feb. 2021

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