Regole dure per il distanziamento sociale, ma ai ragazzi disabili qualche giretto all’aria aperta è concesso, nel rispetto delle severe norme, e vale bene farli sentire parte attiva di questo drammatico momento.
Anche nell’assistenza privata si rimodula il lavoro. Come nel caso del consorzio Sgs (Servizi sociali socio sanitari) di Lanciano (Ch) che conta 45 operatori per accudire a domicilio 155 utenti. L’assistente Antonio Di Donato continua a prendersi cura di loro e non li priva di qualche uscita. E la sua giornata con due di loro, uno è in carrozzina e l'altro è autistico, l'operatore la racconta così. “La prima settimana è stata molto pesante anche per una certa confusione normativa, non tutto era chiaro... Poi mi sono organizzato meglio cercando di non sconvolgere troppo le loro abitudini. Li ho anche portati fuori casa, per brevi tratti e cortissime passeggiate. Qualche volta siamo arrivati fino alla cattedrale, siamo entrati e rimasti in silenzio. Sono importanti anche questi momenti – dice Antonio con emozione - . Ho dovuto rivedere tutte le nostre attività ed è stato bello scoprire che avevano compreso le attuali regole, anche quella fondamentale della distanza, come se avessero acquisito una nuova responsabilità. Voglio ringraziare le forze dell'ordine per la loro comprensione e gentilezza quando li abbiamo incontrati nelle nostre rare uscite. Ora sto evitando anche quei pochissimi e brevi giri, cerco di interessarli e occuparli con attività tra le mura domestiche. Il nostro è un aiuto, un sostegno indispensabili per i ragazzi e per le loro famiglie".
L’emergenza Covid 19 ha costretto tutti a rivedere non solo le proprie abitudini. Una situazione drammatica che pesa su tutti i settori, soprattutto sul terzo, il più delicato che abbraccia le fasce deboli, i soggetti vulnerabili e i loro affetti. Al Consorzio Sgs si sta facendo i conti proprio con questa inedita e difficile condizione. “La risorsa principale nel nostro lavoro, siamo noi, le persone – dice Maria Di Camillo, responsabile dell'area sociale del Consorzio -. Il monitoraggio delle situazioni in carico viene mantenuto telefonicamente, oltre al supporto da parte del personale. “I nostri operatori – aggiunge - si sono organizzati con videochiamate alle famiglie, per monitorare gli obiettivi, per sostenere i genitori nella gestione dei bambini e aiutarli se sorgono problemi. Vicini anche se distanti. Al centro di Ortona abbiamo avviato incontri, letture e attività per piccoli fino a tre anni e per mamme e papà in modalità on line. In questa situazione di emergenza, c'è una vicinanza emotiva maggiore, siamo tutti nella stessa barca, come ha detto Papa Francesco, e non dobbiamo dimenticare le differenze che caratterizzano ogni nucleo familiare a partire dalle ripercussioni lavorative ed economiche che generano forti preoccupazioni. Negli ambiti distrettuali e sociali di nostra competenza sono stati attivati sportelli telefonici di supporto psicologico.
E' rivolto a tutti coloro che hanno bisogno di un sostegno, di un aiuto per gestire e cercare di superare paure e angosce.
Walter Berghella
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