E' bufera, a Vasto (Ch), riguardo all'operato di due poliziotti che il 31 gennaio mattina sono intervenuti per un'automobile lasciata in divieto di sosta davanti alla pescheria Shark. 

Quando il titolare dell'attività ha protestato, spiegando che la macchina era di una cliente, è stato il putiferio: nella confusione totale, gli agenti hanno estratto il taser, la moglie dell'uomo è finita a terra tra le urla e l'esercente è stato immobilizzato. La scena è stata filmata ed è diventata virale. Nel video si sente il poliziotto dire al commerciante: "Forse non hai capito, ti sto per denunciare e vieni con me in ufficio". "Ma tu lo hai capito che io sto lavorando?", risponde l'uomo. Gli agenti provano a prendere, non si cpaisce per quale motivo, l'esercente ed è il caos. Uno dei due poliziotti estrae il taser e afferma ad alta voce: "Ti devi mettere giù, ti sparo col taser". Probabilmente lo fa. La donna finisce a terra urlando, i presenti continuano a riprendere la scena e un uomo che assiste alla scena contatta i carabinieri, chiedendo un intervento immediato. Alla fine il commerciante viene bloccato, faccia a terra, ammanettato e portato in commissariato. Entrambi sono stati denunciati per resistenza a pubblico ufficiale. La coppia ha fatto sapere che sporgerà querela contro gli agenti.

 "La minaccia e l'uso facile di un'arma come il taser nei confronti di una inerme signora non è accettabile, come non è accettabile l'inusitata violenza sull'altra vittima, il pescivendolo. Crediamo che sia la Questura di Chieti che il ministero dell'Interno dovranno aprire un'inchiesta per analizzare l'operato dei due poliziotti". Sulla questione interviene l'associazione antimafia Caponnetto, sezione Abruzzo e Molise, che chiede di fare chiarezza sull'accaduto."Come associazione antimafia e contro tutte le illegalità - viene specificato in una nota - non possiamo esimerci dall'intervenire su questo brutto e scabroso episodio ricordando che la storia e il prestigio della Polizia di Stato, con cui ci onoriamo di collaborare da sempre, non può essere offuscato da un singolo episodio. Certamente chi ha sbagliato ne risponderà personalmente davanti all'autorità giudiziaria che su questa avvilente vicenda farà luce, mentre ci riserviamo la facoltà di una costituzione di parte civile se vi sarà un seguito giudiziario". L'avvocato del sodalizio, Roberto D'Aloisio, del Foro di Larino (Cb), ha accettato l'incarico e annunciato che intende andare avanti fino in fondo.

Il segretario generale di Rifondazione comunista, Maurizio Acerbo,  invece scrive: "Credo che questi agenti vadano sospesi immediatamente dal servizio. Ma che siamo a Los Angeles?" Il legale dei poliziotti, l'avvocato Fiorenzo Cieri, parla di "due validissimi rappresentanti delle forze dell'ordine" e sottolinea che "il disdoro arrecato loro sul web, attraverso un vero e proprio processo mediatico non può essere tollerato, essendo frutto di una ricostruzione degli eventi parziale ed orientata: il video ritrae solo l'epilogo di quanto realmente accaduto, generando una innegabile decontestualizzazione dei fatti", precisa, aggiungendo che gli agenti "si tuteleranno innanzi a tutte le sedi". Uno dei due poliziotti - un molisano in servizio a Vasto - tra l'altro, è a processo per aver sparato, nel 2019, a Petacciato, contro un'auto, credendo, al termine di un inseguimento, che si trattasse del veicolo usato da una gruppo di malviventi che poco prima aveva commesso una rapina. 02 feb. 2023

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