Pensava alla pensione, dopo aver operato una vita nel settore della cantieristica navale. Ma è rimasto ucciso, oggi, in un incidente sul lavoro, nel porto di Ortona (Ch). La vittima è Ridvan Meizini, residente da quadi 30 anni a Villa Caldari di Ortona e padre di quattro figli. L'operaio, di origine kosovara, di 59 anni, stava lavoravando in un cantiere navale, quando è stato schiacciato da una scaffalatura metallica che, per cause ancora da scoprire, lo ha travolto. L'incidente si è verificato, intorno alle 13.30, nell'area gestita dalla società Sogenav e ora chiusa dai guardagoste e sotto sequestro, per permettere gli accertamenti.
L'infortunio è avvenuto all'interno di un container adibito a magazzino che si trova dentro il cantiere. Ad allertare i soccorsi e a prestargli aiuto è stato un collega, ma quando sono giunti sul posto i vigili del fuoco, e le scaffalature sono state rimosse, per l'uomo non c'era più nulla da fare. Inutile anche l'intervento dell'elicottero del 118 che si era alzato in volo ed è poi tornato indietro. Le indagini per ricostruire l'esatta dinamica dell'enensimo dramma sul lavoro sono state affidate dalla Procura di Chieti alla Guardia costiera di Ortona e all'Asl.
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