"Stiamo assistendo ad episodi di degrado culturale a Lanciano". Ed "è grave la situazione in cui versa l'Istituzione civica di musica "Fedele Fenaroli", ormai da anni non amministrata come meriterebbe", scuola "che ha rappresentato per le famiglie e la città un punto di riferimento nella formazione musicale".
Attacca così una lettera aperta, che è anche un esposto, inviato, dal Comitato per la difesa della Scuola civica musicale, al sindaco di Lanciano, Mario Pupillo; agli assessori, ai consiglieri di maggioranza e minoranza e alla procura della Repubblica.
"E' prettamente illogico - viene fatto presente - che Lanciano, proclamata dagli amministratori come centro delle "fiere e della musica", possa dimostrarsi insensibile ad una situazione di tale gravità ed è ancora più grave che la Scuola civica, diretta amministrata dal Comune, risulti ai limiti della legalità e gestita altresì attraverso una condotta prettamente superficiale".
"L’ultimo bando che risale al 16 giugno 2009 - viene aggiunto - prevedeva un concorso per soli titoli finalizzato alla stipula di una graduatoria utile a formulare contratti di insegnamento. Tuttavia ne consegue che le norme statutarie del regolamento e della Istituzione vengono regolarmente vilipese e obliate.
Ormai da almeno dieci anni non viene più bandito un regolare concorso, come previsto, per istituzioni pubbliche musicali – culturali. Si delinea che allo status attuale, nonostante si siano succedute diverse amministrazioni, le graduatorie non sono state mai tenute in conto per il reclutamento di docenti e, come si evince dai verbali di nomina redatti dai vari Consigli di amministrazione, sembra che i criteri adottati siano stati altri, spesso di natura clientelare.
Inoltre molti docenti ad oggi non hanno in mano regolare contratto di lavoro dell'anno scolastico musicale 2019/2020".
"Diversi docenti che insegnano - si denuncia ancora - sono sprovvisti di titoli di accesso per le graduatorie, come diplomi di conservatorio, lauree specialistiche, requisiti necessari e indispensabili per poter concorrere in una qualsiasi scuola. Il concetto è simile se lo rapportiamo ad esempio ad un medico che esercita senza possedere l'adeguata specializzazione. Per remunerare e pagare questi pseudo professionisti, viene tranquillamente impiegato denaro pubblico, oltre alla esosa retta pagata dai cittadini che frequentano le scuole. Inoltre, la figura del coordinatore didattico non è prevista dallo Statuto né dal regolamento".
Ma adesso aleggia pure il fantasma "privatizzazione della Scuola civica, attraverso la gestione di una cooperativa". E non è solo un'ipotesi, dato che nel Dup (Documento unico programmazione) del Comune 2019-2021, dopo che si ribadisce che l'Istituzione civica di musica "è un ente strumentale partecipato e controllato al 100% dal Comune", si dice anche che tra gli obiettivi fissati dall'amministrazione Pupillo c'è "l'affidamento a terzi con concessione di servizi del funzionamento e delle attività didattiche e formative". Si tratta, secondo il Comitato, "di scelta autoritaria" e "dell'ultimo atto di una gestione irresponsabile e scellerata del Comune di Lanciano".
"La musica - viene ricordato - a Lanciano ha grandi tradizioni. La musica è libera, non ha secondi fini e deve essere aperta a tutti. Non riservata a pochi.
Nell'Istituzione civica di musica "Fedele Fenaroli", da decenni, si sta ravvisando una situazione di indeterminazione, immobilismo e precarietà inaccettabili: tagliare e privatizzare, senza lungimiranza, significa decretare la fine di una Istituzione. Auspichiamo - è la conclusione - che la magistratura faccia il suo corso al fine di ridare dignità a codesta Istituzione e altresì interrompere questa illegalità che regna e dilaga da troppi anni". 01 nov. 2020
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