Lanciano. Fabbricava armi ed esplosivi: interrogatorio fissato per Di Totto

Interrogatorio di garanzia fissato per martedì 15 giugno, per Daniele Di Totto, 46 anni, di Lanciano (Ch),  posto ai domiciliari con l’accusa di aver costruito armi e munizioni pericolose nella sua officina garage.

Difeso dall’avvocato Luigi Feliziani, l’indagato dovrà spiegare, al gip Massimo Canosa e al pm Francesco Carusi, la sua corposa attività di abile costruttore di armi e proiettili, che se utilizzati avrebbero avuto una micidiale capacità offensiva. L’uomo è stato arrestato, qualche giorno fa, dopo una intensa attività di indagine svolta dalla polizia di Chieti e Lanciano. Contro di lui accuse pesanti, visto che la normativa sulle armi è durissima.

"Gli indizi sono molto gravi, ma non ho ancora avuto accesso agli atti - rimarca il suo legale -. Il mio assistito è incensurato e non ha mai manifestato comportamenti violenti". E’ un tipo solitario, con eccezionale manualità e la passione per ogni tipo di artigianalità, pure per realizzare fucile a pompa, lanciafiamme, fucile di precisione ad aria compressa, balestra con dardo esplosivo, bomba con innesco elettrico, proiettili, munizioni di vario calibro, detonatori, micce, candelotti in plastica con innesco elettrico vuoti, bottiglia molotov, polvere nera e solventi chimici per miscele. 

Il questore di Chieti, Annino Gargano, spiega: "Nei video che realizzava, davanti uno schermo in cui si susseguono immagini di gravi disordini, illustrava, anche mascherato, come fabbricare maschere antigas da usare durante azioni antisommossa delle forze di polizia; nonché tutorial per fare miscele di gas altamente infiammabili e di natura esplosiva, dette ossidrogeno, la distruzione di un pc con esplosione innescata a distanza, prove di sparo con fucili e illustrazioni su come far brillare una carica di esplosivo con detonatore inerziale". 12 giu. 2021

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