Rose bianche e rosse e un’artistica bara di rovere con listelli interposti a mosaico. E, fine esequie, parte un grande applauso per dirgli "Ciao".
E' una cerimonia semplice, ma di grande intensità d’affetto, quella che saluta Davide Andreoli, 22 anni, deceduto ieri mattina, prima all’alba, in un drammatico incidente stradale in località Follani a Lanciano. Il giovane non è riuscito a controllare più la sua Peugeot 308 che è andata a sbattere prima contro la recinzione di una villa, distruggendola, e poi ha impattato contro un tiglio. Era vicinissimo a casa, in contrada Andreoli, di ritorno da una festa con amici a Pescara. Una morte assurda quella di Davide, forse causata dal gelo sull’asfalto o da un cinghiale che gli ha improvvisamente attraversato la strada.
E’ rimasto un’ora solo, incastrato tra le lamiere contorte, prima che un automobilista di passaggio scorgesse la tragedia e allertasse i soccorsi. Ma era troppo tardi. Oggi il dolore per la sua perdita, ha visto, ai funerali, un'enorme partecipazione di amici e quanti lo amavano.
Il rito si svolge nel piccolo gioiello qual è la chiesa della Santissima Trinità che non riesce a contenere tutti. "E' un momento difficile e di particolare dolore, soprattutto per la mamma Nicoletta - esordisce padre Alex, che concelebra con il predecessore, padre Osser -. E’ la voce del cuore la vostra, radunati per un caro saluto a Davide che fino all’altro ieri era pieno di gioia e carico di speranza. Ci sono gli interrogativi - prosegue il parroco -. Non neghiamo smarrimento e sconcerto, come fonte amara di un difficile perché. Bisogna trovare un senso e dare una risposta per il conforto alla vita. Non piangete mamma Nicoletta e papà Michele, Gesù ha detto "Io sono la resurrezione e la vita". Davide brilla in cielo come perle al sole. La comunità vi è vicina nella sofferenza. Continuate a custodire dentro di voi l’amore per la vita. Davide è dentro di voi. Il suo ricordo vi spinga ad amare ancora di più".
La liturgia prova a spiegare il mistero della morte attraverso le lamentazioni del libro della Sapienza e il vangelo di Luca che narra del miracolo di Gesù che, colmo di compassione, resuscita il giovane figlio di una vedova di Nain. Angoscia avvolge la famiglia. Strazio per mamma Nicoletta, papà Michele, le sorelle Francesca e Simona.
Alla fine della messa, la sorella Francesca fa stringere anima e cuore, dicendo: "Grazie per aver reso omaggio a Davide. Vi chiedo che il suo sorriso possa rimanere sempre con noi, non lasciateci soli. Vi chiedo di pregare per lui". Intense parole, che fanno struggere di commozione. Un ricordo per Davide, giardiniere diplomato all’Agrario di Scerni, sono pure i suoi ex compagni di scuola della V B. E i colleghi della Ute 4 della Sevel sono vicini a papà Michele. 14 mar. 2022
Walter Berghella
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Foto Andrea Franco Colacioppo