"Le comunicazioni della Asl relativamente ai positivi, giunti a quota 197, devono metterci in guardia".
Si mostra preoccupato il sindaco, Mario Pupillo, per l’impennata dei casi di Covid a Lanciano (Ch), senza contare che i decessi sono giunti a quota 76. "Nell'ultima settimana abbiamo avuto per tre volte il numero dei positivi giornalieri sopra la decina, con il picco del primo maggio a 22 contagiati, mentre si avviavano finalmente le vaccinazioni al Pala Masciangelo, seppure con ritardo di un mese da quando il Comune aveva messo a disposizione gratuitamente la struttura lo scorso 26 marzo".
Ancora due vittime, due donne di 86 e 69 anni, risultate positive a metà aprile. "Esprimo alle famiglie le più sentite condoglianze a nome mio e della città per perdite così dolorose". Inutile nascondere che da alcuni giorni Lanciano è città sotto stretta sorveglianza delle autorità sanitarie e il primo cittadino lo conferma: "La situazione è costantemente e attentamente monitorata dalla Regione e dalla Asl, per cui è necessario tenere alta l'attenzione perché i dati dicono che il virus non accenna a fermarsi nella sua corsa". Difatti non è sfuggita la recrudescenza dei casi passati in breve tempo da 131 a scarsi 200. "Il concetto è molto chiaro ed è sempre lo stesso – rimarca Pupillo -. La riapertura del 26 aprile non è un via libera definitivo, anzi. Dobbiamo appellarci al senso di responsabilità individuale e collettivo, altrimenti avremo ulteriori difficoltà nei prossimi giorni con tutte le conseguenze del caso". A Lanciano poi continua a preoccupare pure la situazione in alcune scuole, anche parificate, che vede 8 classi in quarantena, dall’asilo alle superiori. Anche nel comprensorio classi in quarantena e plessi sanificati.
Capitolo vaccinazione al Pala Masciangelo, dove il ritmo delle 500 dosi inoculate al giorno viene confermato dalla Asl, ma c’è pure chi lamenta stancanti file all’esterno e gente lasciata sotto il sole cocente, come stamani. Difatti non sono mancate lamentele. Pupillo non nega alcune criticità. "In diversi mi hanno segnalato delle code all'esterno del centro: questo è dovuto all'assenza di medici a sufficienza per le 5 linee vaccinali, un problema organizzativo della Asl che ho subito segnalato dal direttore generale come nelle altre occasioni. Nel pomeriggio le cose sono decisamente migliorate. In ogni caso non abbassiamo la guardia". 05 mag. 2021
Walter Berghella
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